Finalmente profeta in patria, Francesco Molinari viene premiato a Roma con il “Collare d’oro al Merito Sportivo”, massima onorificenza sportiva italiana. Per lui tanta voglia di migliorarsi ancora, passando magari da Tokyo 2020. “I Giochi – dice Molinari – sono certamente nei miei pensieri anche se ancora troppo lontani. Prima c’è da affrontare il 2019 che inizierà dalle Hawaii”. E poi parla di se stesso.
“Sono un privilegiato”
Dallo stadio Olimpico, davanti alla stampa italiana Chicco si sbottona ma non troppo. Non è nella sua indole trasformarsi in un personaggio mediatico. “Ho una personalità – inizia – che non si adatta a stare troppo sotto i riflettori, sarebbe sbagliato essere quello che non sono. Il mio aiuto maggiore per far crescere il golf è quello che faccio sul campo non apparendo in tv. E’ stato un anno indimenticabile, ricco di soddisfazioni inimmaginabili”. E quindi, perfetto nel suo stile, l’ammissione: “Sono un privilegiato, faccio uno sport che mi piace e diverte. Finché sentirò il fuoco dentro continuerò a giocare. Non faccio sport per essere famoso – aggiunge – lo faccio perché mi piace la sfida con me stesso, le mie energie le spendo per quell’obiettivo lì”.
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Da un punto di vista strettamente agonistico, Francesco Molinari conferma di non porsi limiti e di non avere come obiettivo stagionale arrivare al primo posto del World Ranking. Ma se dovesse capitare nessuno griderebbe allo scandalo. “Ora c’è molto appiattimento verso l’alto – spiega Molinari – ci sono cambi frequenti, ma non mi pongo limiti. E’ importante continuare a lavorare tutti i giorni. Non ci sono segreti o polverine magiche, devo solo andare avanti e non cadere nella trappola dei risultati”. Quindi i tempi: “La mia annata agonistica inizia a gennaio alle Hawaii sarà un evento a cui parteciperò nel corso della preparazione. Diciamo che la stagione vera inizierà a metà febbraio”.
L’Europa Unita resti… unita
Imprescindibile un passaggio sulla Ryder Cup e su Parigi: “Quella squadra è il simbolo dell’Europa unita in un momento in cui l’europeismo è un po’ bistrattato? Io mi sento molto europeo, non potrebbe essere altrimenti. Fin da quando sono ragazzino viaggio in giro per l’Europa e spero che possa rimanere senza confini ancora a lungo. La squadra europea di Ryder può essere un esempio – dice ancora – anche se una settimana ogni due anni e’ pochino”.
La Ryder Cup in Italia
Guardando oltre, anche oltre Tokyo 2020, il pensiero va a Roma 2022 quando il terzo evento sportivo mondiale farà tappa nella Città Eterna.
Francesco Molinari, che di Ryder ne ha vinte tre (su tre giocate), sa di cosa si tratta. “Quello sulla Ryder Cup – rivela – è stato un investimento importante ma anche io nella mia carriera quando c’era da fare un passo avanti ho investito parte dei miei guadagni nello staff che mi segue“. A chi ha dubbi sulla natura dell’evento Francesco non le manda a dire: “Si è visto nell’ultima edizione di Parigi quanto sia un evento che coinvolge tutti entrando nelle case di appassionati e potenziali turisti in tutto il mondo. Il turismo legato al golf è ancora poco sfruttato in Italia ma ha un enorme potenziale”.
Un altro riconoscimento: il Collare d’oro
In mattinata Francesco Molinari aveva ritirato l’ennesimo riconoscimento per la stagione meravigliosa. Il torinese è stato insignito del Collare d’Oro al Merito Sportivo per la vittoria all’Open Championship 2018. “Sono felice ed emozionato – ha detto – Ho vissuto un sogno, ricevere questo premio mi riempie d’orgoglio. Il mio obiettivo adesso e’ quello di migliorarmi”.
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