Non si è ancora spenta l’eco della storica prestazione di Francesco Molinari al Pga Championship. Domenica si è visto un italiano lottare per un major fino all’ultimo colpo. E’ lo stesso Chicco a ripercorrere quei momenti. “E’ stato un grande giorno” ha commentato. “Ho iniziato molto bene con un birdie e sono andato avanti deciso. Guardavo la classifica, ma l’ho fatto con interesse solo dopo i quattro birdie tra la 11esima e la 15esima”.
Nemmeno il colpo perso successivamente toglie il buonumore al numero 16 del World Ranking. “Peccato per il colpo perso alla buca 16 – prosegue Francesco Molinari – ma è stato veramente fantastico stare a competere con i primi. Dopo la partenza di sabato con un doppio bogey e due bogey era molto difficile recuperare. Però a tre buche dalla fine ero con i leader”. Impossibile non guardarsi alle spalle: “Mi vien da pensare a cosa sarebbe successo se avessi avuto un paio di colpi in meno nello score, ma sono lo stesso molto felice. Il campo non ha permesso molto. Ho disputato 33 major e credo che questo sia stato il percorso il più impegnativo affrontato sino ad oggi”.
I numeri
E adesso qualche numero per rendere l’idea dell’impresa realizzata al Quail Hollow Club.
16 – La nuova posizione nel World Ranking. Otto giorni fa era 21esimo. Il miglior piazzamento finora è stato il 14esimo posto.
33 – I major giocati in carriera ad oggi da Francesco Molinari. Il miglior risultato era un nono posto all’Open Championship nel 2013 e un decimo sempre al Pga Championship. Questa gara è stata giocata per la nona volta consecutiva senza mai uscire al taglio (unico tra gli slam).
230 – I punti acquisiti al Pga Championship per la FedEx Cup: ora è al 29esimo posto. Ha guadagnato dieci posizioni.
784.000 – I dollari conquistati da Molinari arrivando secondo in North Carolina. E’l’assegno più alto incassato in carriera.
2.700.631 – Sono i dollari vinti quest’anno nella money list americana. Molinari oggi è in 24esima posizione (era 40esimo).
Una crescita continua per Francesco Molinari
A settembre 2016 con il secondo successo nell’Open d’Italia (il quarto nell’European Tour) sono iniziati undici mesi da incorniciare. Il 34enne torinese è stato completamente cambiato dall’esperienza americana. Sul PGA Tour ha perfezionato il gioco, ha acquisito una maggiore convinzione e, soprattutto, ha espresso al meglio tutte le sue doti giocando con i più forti al mondo.
Ha anche selezionato attentamente i suoi obiettivi, dosando le energie e trovandosi quasi sempre pronto nei grandi appuntamenti. Nell’European Tour ha giocato tre volte: secondo nel BMW PGA Championship e quarto nel World Tour Championship. Negli Stati Uniti è stato più volte protagonista: ottime le performance nello Shriners Open (quarto), nel Players Championship (sesto) e nell’Arnold Palmer Invitational (settimo), altro evento di prestigio.
In 18 gare disputate, oltre alle quattro top ten, in altre otto occasioni è terminato tra i primi 24 classificati. (fonte Federgolf)