
Il golf internazionale continua a vivere una fase di forte movimento tra PGA Tour, DP World Tour e LIV Golf. Le strade dei giocatori si intrecciano e si separano, mentre il sistema – tra interessi economici e nuovi format – cambia volto anno dopo anno. Protagonisti recenti del via vai sono il francese Victor Perez e lo svedese Henrik Stenson.
Victor Perez primo francese sul LIV Golf
Victor Perez è il primo giocatore del 2025 a lasciare PGA Tour e DP World Tour per passare al circuito saudita. Il team Cleeks lo ha annunciato ufficialmente per la stagione 2026, in sostituzione di Frederik Kjettrup, retrocesso per non aver chiuso tra i primi 48 della classifica a punti.
Perez, tre volte vincitore sul DP World Tour e con doppia carta, nel 2025 ha giocato quasi esclusivamente sul PGA. Ma il suo ranking FedEx Cup (n.108) lo ha messo in serio rischio di perdere la carta.
Nel dubbio, ecco il passaggio con gli arabi. “Entrare nei Cleeks Golf Club è come unirsi al prossimo grande capitolo del golf: un team che spinge oltre i confini e porta nuova energia al gioco” ha dichiarato il 33enne francese.
Con lui, nei Cleeks il capitano Martin Kaymer, Adrian Meronk e Richard Bland.
Henrik Stenson, il figliol (forse) prodigo

Mentre Perez vola alla corte dei petrodollari, Henrik Stenson compie il percorso inverso. Il 49enne svedese è stato ufficialmente retrocesso dopo aver chiuso al 49esimo posto nella classifica individuale LIV: troppo poco per evitare la drop zone imposta dal circuito saudita.
Stenson ha vissuto una stagione anonima, culminata nel sorpasso decisivo di Ian Poulter nell’ultimo evento individuale. Retrocesso e senza garanzie di rientro, sembra ora intenzionato a tornare sul DP World Tour nel 2026.
Prima, però, ha dovuto saldare multe superiori a 1,13 milioni di euro, inflitte dal DP World Tour per aver disputato eventi LIV in violazione del regolamento. Nel 2023 si era dimesso dal tour, appena una settimana dopo Poulter, Garcia, Westwood e Bland. In tre anni lo svedese dovrebbe aver incassato circa 15 milioni di euro in premi sul circuito saudita.
“Nel corso di una carriera ci sono anni buoni e anni meno buoni: fa parte dello sport professionistico” ha detto Stenson, che ora punta a rilanciarsi sul circuito europeo e tornare competitivo.
Migrazioni opposte, un golf in equilibrio precario
Le decisioni di Perez e Stenson sono lo specchio esatto del golf pro mondiale. Giocare sul LIV significa non rischiare status e carte: il fondo PIF garantisce contratti e stabilità economica. Chi invece sul LIV non ce la fa più torna sui circuiti tradizionali per ricostruire la carriera e mantenere un legame con i ranking ufficiali e l’accesso ai major.
Nel frattempo, il DP World Tour osserva rientri eccellenti e continua a penalizzare chi infrange le regole, mentre la LIV impone un sistema di retrocessioni e un nuovo format su quattro giorni per avvicinarsi all’accreditamento OWGR.