
Terza vittoria stagionale sull’HotelPlanner Tour e, soprattutto, carta per tornare a giocare nel 2026 sul DP World Tour. Sono i due ottimi motivi per cui Renato Paratore ricorderà per sempre l’Hainan Open 2025.
Il professionista romano si è imposto sul percorso cinese del Sanya Luhuitou Golf Club (par 72), sull’isola di Hainan, con un totale di 271 colpi (69 70 66 66, -17), come l’austriaco Maximilian Steinlechner (71 67 67 66, -17), poi battuto alla prima buca di playoff.
Entrambi al terzo posto dopo tre round, Paratore e Steinlechner hanno preso rapidamente il comando nel giro finale, procedendo praticamente di pari passo fino alla buca 17: lì l’italiano ha segnato un bogey, poi recuperato con un birdie alla 18. Il successo è arrivato al playoff, grazie al par dell’azzurro e al doppio bogey dell’avversario.
A Sanya si è classificato terzo il francese Felix Mory (-15), seguito dal tedesco Jan Schneider, dallo spagnolo Sebastian Garcia e dal cinese Zhengkai Bai (tutti -14), mentre lo svedese Tobias Jonsson ha chiuso a -13.
“Una delle mie giornate più belle”
“Sono felicissimo per il terzo successo dell’anno. Determinante il putt alla buca 18 – dice Renato Paratore – che mi ha concesso lo spareggio. È una delle giornate più belle della mia carriera e ringrazio tutti coloro che mi hanno sempre supportato”.
In stagione, il romano si era già imposto ad aprile nell’UAE Challenge e nell’Abu Dhabi Challenge, a distanza di soli otto giorni. A Paratore un assegno da 69.140 euro su un montepremi di circa 430mila euro.
Nell’ordine di merito il romano è passato dal sesto al terzo posto nel ranking, ma ormai è solo statistica.
Mazzoli e Celli in lizza
Carta per Renato Paratore, ma anche altri azzurri si giocano una delle venti carte per il DP World Tour che, a fine anno, saranno assegnate ai migliori della Road To Mallorca. Stefano Mazzoli, con una bella prestazione, si è classificato ottavo (-12) ed è salito dal 19esimo al 16esimo posto dell’ordine di merito.
Filippo Celli, 39esimo (-6), è invece sceso dalla quarta alla sesta posizione, ma – a due tornei dal termine della stagione – non corre più rischi di mancare l’obiettivo.