Donald Trump e il golf: resort, tanti dollari e altrettante polemiche

Come ogni presidente americano che si rispetti anche Donald Trump adora il golf. Come Biden, come Obama, come Bush e indietro nel tempo, ben oltre Dwight D. Eisenhower. Ma il rapporto tra Donald Trump e il golf è speciale: l’uomo più forte al mondo si nutre di golf.

di Sauro Legramandi

Donald Trump possiede 15 resort in tre continenti. Si vanta di giocare bene quasi come un professionista. Sale sul golf car appena può: due siti documentano il tempo passato sul green con tanto di spese extra per i contribuenti Usa.

L’inquilino della Casa Bianca trasforma i suoi resort in estemporanee rappresentanze diplomatiche dove discutere di guerra o pace tra una buca e l’altra con leader internazionali.

Tra i suoi amici figurano Tiger Woods (nella vita ora compagno di Vanessa Trump, l’ex nuora), Greg Norman e Bryson DeChambeau (con lui sul palco la notte della vittoria elettorale 2024).

L’impero golfistico di Donald Trump

Donald Trump e il golf
Brooks Koepka e Donald Trump nel 2022

Stando alle dichiarazioni fiscali più recenti, il presidente nel 2024 ha guadagnato 354 milioni di dollari dal suo portafoglio di campi da golf. Una bella cifra anche se il picco è stato nel 2023 quando Trump dichiarò ben 555 milioni. La flessione potrebbe essere legata alla cessione del Trump Golf Links nel Bronx.

In queste ore il presidente sta per visitare due sue proprietà in Scozia, il Turnberry (nell’Ayrshire) e il Trump International Golf Links, a Menie (Aberdeenshire). Qua inaugurerà un secondo campo da 18 buche, intitolato alla madre Mary Anne MacLeod, nata e cresciuta sull’isola di Lewis prima di emigrare.

A tirare le fila del impero imprenditoriale di Donald Trump e il golf è la The Trump Organization. La gallina dalle uova d’oro è il Trump National Doral di Miami, uno dei suoi resort più prestigiosi negli Stati Uniti. Ha quattro percorsi (il più famoso si chiama Blue Monster) dove si sono disputate tappe del PGA Tour, tornei dei World Golf Championships e, tra le polemiche, anche recenti gare del LIV GOLF, il circuito finanziato dai petrodollari sauditi.

Il Doral solo nel 2024 ha generato 110,4 milioni di dollari.

GOLF CLUBDOVE ANNO RILEVATO DA TRUMP NELNOTE
Trump National Golf Club WestchesterWestchester, NY19221996Il campo più vecchio tra quelli americani di Trump.
Trump National Doral Golf ClubMiami, FL19622012Aperto al pubblico, ospita 72 buche. Ha ospitato una tappa del circuito saudita LIV GOLF.
Trump National Golf Club PhiladelphiaPhiladelphia, PA19982009Progetto di Tom Fazio, ex Pine Hill Golf Club, acquisito la vigilia di Natale.
Trump National Golf Club Los AngelesLos Angeles, CA19992002Costato 264 milioni di dollari, il più caro mai costruito. Co-progettato da Trump.
Trump Int’l Golf Club West Palm BeachWest Palm Beach, FL19991999Club privato a 27 buche, primo campo acquistato da Trump. Ha ospitato LPGA.
Trump National Golf Club CharlotteCharlotte, NC19992012Progettato da Greg Norman
Trump National Golf Club Washington DCPotomac Falls, VA19992009Acquistato per $13 milioni, ridisegnato da Fazio. Gestito da Eric Trump.
Trump National Golf Club Hudson ValleyHudson Valley, NY20012009Ex “Branton Woods”, acquistato in seguito a difficoltà finanziarie.
Trump National Golf Club JupiterJupiter, FL20022012Ospitò il premier giapponese Shinzō Abe.
Trump National Golf Club BedminsterBedminster, NJ20042002Sede di eventi LIV e di match celebri.
Trump National Golf Club Colts NeckColts Neck, NJ20042008Terzo campo in NJ. Progetto stile links, firmato Jerry Pate.
Trump TurnberryTurnberry, Scozia19062014Il più antico in assoluto. Il campo Ailsa è stato escluso dal The Open nel 2021.
Trump Int’l Golf Links Scotland Aberdeen, Scozia20122010Promesso come “miglior campo al mondo”. Il secondo percorso inaugurato oggi.
Trump Int’l Golf Links DoonbegDoonbeg, Irlanda20022014Classico links progettato da Norman.
Trump International Golf Club DubaiDubai, Emirati Arabi20172017Ultimo aperto. Progetto moderno di Gil Hanse.

Donald Trump e il golf: sirene inglesi

Donald Trump, nel suo primo mandato, premia Tiger Woods dopo aver vinto il Masters 2019. (Foto di SAUL LOEB / AFP)

Gioie e dolori legati ai circoli trumpiani. In Gran Bretagna sotto l’egida Trump ci sono anche Aberdeen e Turnberry. Il secondo ha una storia tutta particolare, avendo anche ospitato per quattro volte The Open Championship (l’ultima nel 2009, vinse Cink).  

Dopo l’assedio al Campidoglio del 6 gennaio 2021, la R&A ha escluso Turnberry dalla rotazione per l’assegnazione del Major più vecchio del mondo. “Non vi torneremo fino a quando non saremo convinti che l’attenzione sia solo sulla gara, sui giocatori e sul campo stesso” disse il ceo Martin Slumbers. L’obiettivo è mantenere fuori dalla politica The Open e salvaguardare gli interessi degli sponsor.

Quanto gioca a golf Donald Trump?

L’home page del sito che conta i giorni di golf di Trump

Mar‑a‑Lago, a West Palm Beach, è uno dei rifugi preferiti del golfista Donald Trump. Da lì corre al Trump International Golf Club e vi passa tanto tempo. Forse troppo, a detta di qualcuno. Come da abitudine per ogni presidente Usa nell’era di Internet e dei social, due siti tracciano le giornate passate sul green dal presidente.

A 187 giorni dal secondo insediamento, Trump ha giocato a golf per 43 giorni. Si tratta del 23% del totale, una percentuale che prevede un esborso extra dalle casse statali superiore a 60 milioni di dollari.

Ogni spostamento dell’uomo più potente della Terra necessita di un ingente dispiegamento di risorse: dagli uomini dei servizi segreti ai funzionari del dipartimento della Difesa e della Sicurezza interna, sono decine le persone che si muovono in blocco prima, durante e dopo le 18 buche.

Da non sottovalutare la logistica: con destinazione Mar-a-Lago va anche “imbarcata” la limousine presidenziale e superblindata.

Donald Trump, golfer-in-chief o… Pelè?

La copertina di un libro che spiega Donald Trump e il golf

Visto il personaggio, il rapporto in campo fra Donald Trump e il golf non può essersi qualsiasi. Trump deve essere un campione o quasi. Le sue reali abilità sono da sempre avvolte nel mistero, anche per via di (sue) affermazioni un po’ esagerate.

Nel giugno 2025 fonti Usa hanno comunque svelato il suo handicap di gioco, ossia 2,8. Per i non addetti ai lavori: l’handicap di chi non hai preso un bastone in mano è pari a a 54, quello di un professionista o di un amateur fenomenale è almeno zero. Trump ha 79 anni, ha cominciato col golf tardi eppure il suo handicap è da far invidia. Quel 2,8 è l’handicap più basso mai dichiarato da un presidente statunitense in carica.

Sarà vero? Più d’uno avanza dubbi. Ci sono anche libri che raccontano un’altra versione. “Donald Trump calcia via le palline da golf degli altri così bene da meritarsi il soprannome di Pelé” ha scritto nel 2019 Rick Reilly, giornalista di Sports Illustrated ed Espn. A insospettire l’autore di “Commander in chief” sono stati i 18 campionati sociali del suo circolo vinti e ostentati dal presidente

Barack Obama al Late Show di Stephen Colbert una volta l’ha toccata piano. “Per come la vedo io lui è un gran bel giocatore. So che – incredibilmente – a volte ci sono dubbi sul punteggio, e sul fatto che sia lui stesso a segnarselo correttamente”.


Molti professionisti hanno girato in campo con lui ma nessuno è mai entrato nel dettaglio se il golfer-in-chief la prenda o meno. Lee Westwood, ex numero uno del mondo e oggi a libro paga del LIV GOLF, ha elogiato il gioco corto del presidente, chiudendo con una frase sibillina: “Porta a termine il giro a modo suo”.

Jack Nicklaus, leggenda del PGA Tour, una volta ha detto che “Trump ama il golf più di quanto ami i soldi”. Difficile ma non impossibile crederci.