Gyrotonic®, i golfisti si muovono meglio e colpiscono più forte

Per chi gioca a tennis e per chi nuota. Per chi danza e per chi pratica il Tai Chi. E ora anche per chi gioca a golf. Cresce piano ma esponenzialmente il numero di golfisti che si avvicinano al mondo del Gyrotonic®. Si tratta di una disciplina olistica dalle notevoli potenzialità in tema di postura, circolarità e tridimensionalità del movimento.

di Sauro Legramandi

“Non spaventatevi dal nome e dai termini usati – dice a Golfando Denise Chiarioni, ex ballerina professionista, adesso trainer certificata di Gyrotonic® e Founder di Ground Studio a Monza  -. Concentratevi invece su come potete migliorare il vostro swing grazie a questo programma di movimento (meglio non classificarlo solo come “fisioterapia”)”.

Un danzatore ungherese dietro il Gyrotonic®

La storia del Gyrotonic® nasce negli Anni Ottanta, grazie alla mente visionaria di Juliu Horvath, danzatore ungherese capace di fondere yoga, ginnastica, danza e nuoto. I primi successi negli Stati Uniti hanno fatto da volano e l’eco è arrivata anche in Italia. Il primo centro é nato nel 1997 a Roma, si chiamava “White Cloud Academy”.

Foto di Daniele Tamburini

“Ho studiato a Firenze all’Accademia Internazionale Coreutica con la master trainer Silvia Frosali. Era il 2006 e da allora – spiega Denise Chiarioni – ho perfezionato studi e pratica fino ad aprire il mio boutique studio a Monza”.

Il Gyrotonic®, come detto, si basa sui principi come la circolarità del movimento e la sua tridimensionalità. “Con la respirazione profonda durante uno swing attivo l’addome e non solo la scapola – prosegue l’ex ballerina -. Come nel tennis, nello swing il movimento non deve avere un inizio o una fine, deve essere fluido e circolare”.

E qua si inserisce il lavoro a tre dimensioni: “Esistono tecniche – dice – che permettono di agire simultaneamente sul sistema fasciale, linfatico e nervoso. A regime sono tutti accorgimenti che allungano il movimento nel gioco del golf. Il braccio da solo non va da nessuna parte senza una perfetta sinergia fra le articolazioni di polso, gomito e spalla”.

L’importanza della nostra schiena

Il dolore alla schiena lo avverte chi gioca. Chi gioca tanto ne porta anche le conseguenze. E’ la schiena la parte del nostro corpo sottoposta alle maggiori pressioni durante un giro a nove o diciotto buche. “La colonna vertebrale sana e flessibile è il punto di partenza del mio lavoro. E’ una linea retta – aggiunge Denise – con una ‘barra’ superiore (le spalle) e una inferiore (il cingolo pelvico). Questa linea deve essere all’altezza di gestire il coordinamento del movimento, migliorare la prestazione e aumentare la fluidità”.  


A differenza della “solita” palestra, questo metodo di allenamento non comporta sovraccarichi e si concentra molto sulla respirazione. Ne sanno qualcosa anche diversi giocatori professionisti che lo usano in fase di riscaldamento, per recuperare dopo le gare o nei cosiddetti off season per riallineare il corpo dopo mesi intensi di swing.

Gyrotonic® e i benefici per il golfista

A regime, un golfista dopo una serie di lezioni con il metodo Gyrotonic® riscontra una maggiore rotazione nel backswing, un miglioramento nella coordinazione e nella respirazione. Diminuisce poi la pressione su cervicale e sulla zona lombare.

Il metodo é ormai adottato anche da atleti di diverse discipline: lo praticano giovani ballerini della Scala di Milano, tennisti, ginnasti ma anche ragazzi e ragazze con problemi di scoliosi o reduci da periodo col busto correttivo. “Le sedute sono settimanali, durano un’ora – aggiunge Denise – e noto che molte persone riescono per la prima volta a connettersi con se stessi. Alla fine si muovono in una maniera diversa, scoprendo e usando muscoli che non sapevano di avere”.

Se il golf è uno sport di precisione, controllo e sensibilità, il Gyrotonic® è un ottimo percorso olistico che insegna a muoversi meglio, respirare meglio e colpire meglio la pallina. A volte per uno swing prima serve davvero imparare a sentire il proprio corpo.