
Non scriviamolo troppo forte. Tra il Grande Slam e Rory McIlroy ci sono solo 18 buche. Peccato siano quelle dell’Augusta National dove spesso accade di tutto. Vincere il Masters 2025 e conquistare l’unico dei quattro major mancante è il sogno del nordirlandese. Peccato anche che il più in forma dei suoi rivali sia quello che l’ha fatto soffrire di più lo scorso anno.
Con una partenza che ha fatto la storia Rory McIlroy ha chiuso il terzo giro in 66 colpi (-6), scalzando Rose dal vertice del leaderboard (-12). Attenzione alle spalle: a due colpi c’è, appunto, l’americano Bryson DeChambeau, suo principale rivale anche nell’ultimo U.S. Open, quando lo superò per un soffio a Pinehurst. Ma questa volta la posta in gioco è ancora più alta.
In apertura sei buche in tre colpi
McIlroy ha aperto il sabato con sei “3” consecutivi, una partenza mai vista nei 91 anni di storia del Masters. L’altro capolavoro è arrivato alla buca 15, quando con un ferro 6 ha piazzato un colpo perfetto a meno di due metri dalla buca per un eagle mozzafiato.
Eppure DeChambeau ha risposto colpo su colpo: birdie alla 16, chiusura con un putt da quasi 15 metri alla 18 per un altro birdie e un totale di 69 (-3). “Quando ho imbucato quel putt, ho guardato il tabellone e ho pensato: ‘Eccomi, non mollo. Voglio vincere anch’io'” ha dichiarato DeChambeau.
Il duello tra McIlroy e DeChambeau
La sfida tra Rory (storico uomo PGA Tour e indiscusso leader europeo) e Bryson (a libro paga dei sauditi del LIV GOLF Tour) promette scintille nella giornata finale del Masters 2025. Ma oltre al rivale, McIlroy dovrà affrontare anche i fantasmi del passato.
Era il 2011 quando, a soli 21 anni, McIlroy si presentò all’ultimo giro del Masters da leader, per poi crollare con un disastroso 80 che lo lasciò in lacrime. Stavolta, però, la sua maturità e determinazione sembrano diverse. L’episodio è tornato a galla di recente quando una giovane promessa del golf ha canzonato il nordirlandese che non l’ha presa bene.
“È stata una giornata incredibile. Ora sono nella posizione perfetta per domenica,” ha detto il nordirlandese con un sorriso pieno di concentrazione e fiducia.
Masters 2025, gli altri nomi
Alle loro spalle, Corey Conners ha chiuso con un solido 70 ed è a quattro colpi dalla vetta. Più indietro, ma ancora in corsa con un grande giro finale, ci sono Ludvig Aberg e Patrick Reed (entrambi a -6), mentre Scottie Scheffler, campione in carica, è fermo a -5 dopo un sabato difficile. Shane Lowry, altro protagonista del torneo, ha accarezzato la vetta prima di rovinare tutto con due bogey nel finale.
Rallenta invece Justin Rose: con un terzo giro chiuso a +3, l’inglese si trova in sesta posizione con Scheffler.
Domenica da brividi al Master 2025
La tensione cresce ad Augusta. Il campo, spietato anche con i più grandi, non concede margine di errore. Ogni colpo, ogni scelta, ogni putt possono fare la differenza tra la gloria e l’ennesima delusione.
McIlroy lo sa bene: “L’importante è restare nel mio mondo, non farne un duello personale. Ci sono altri che possono rientrare in corsa. Devo solo continuare a fare il mio gioco.”
McIlroy può quindi diventare il sesto golfista nella storia a vincere il Grande Slam (l’ultimo è Tiger Woods). Erano undici anni che Rory non si presentava da leader all’ultimo giro in Georgia. Tra lui e l’Olimpo del golf c’è Bryson DeChambeau, imprevedibile e già vincente su di lui.