Anche Team Usa ha finalmente il capitano per la Ryder Cup 2025: dopo il no grazie di Tiger Woods la scelta di PGA of America è caduta su Keegan Bradley, oggi numero 19 del ranking mondiale.
Un nome fuori dai giochi quello del successore di Zac Johnson. Gli addetti ai lavori puntavano su uno di notevole esperienza, una tra Stewart Cink, Jim Furyk, Steve Stricker, Fred Couples o Davis Love III. Ma il top sarebbe stato lui, The Big Cat a New York. Appuntamento invece ancora rinviato per Tiger Woods che, secondo i rumours, avrebbe rifiutato la proposta per troppi impegni extra campo che comporta un ruolo simile.
A Bethpage Black Eds (New York) toccherà invece a lui cercare di riportare a casa la Ryder Cup, contendendola a Luke Donald e al suo Team Europe vittorioso a Roma l’anno scorso. Proprio la sua esclusione dalla selezione a stelle e strisce per il Marco Simone aveva destato non poco scalpore, lasciando lo stesso diretto interessato con l’amaro in bocca.
“La mia passione e il mio amore per il più grande evento a squadre di golf non è mai stato così forte. Sono incredibilmente onorato per questa nomina”: le prime parole del neo-capitano Bradley.
Chi è Keegan Bradley
La scelta di Bradley è senza dubbio controcorrente. Basti pensare che questo professionista americano ha giocato la Ryder solo due volte, l’ultima in Scozia nel 2014. E due anni prima a Medinah. Morale della favola: due apparizioni, due cocenti sconfitte. Non ha mai fatto da assistente o da vicecapitano. Classe 1986, originario di Woodstock (Vermont) e cresciuto al St. John’s College, Keegan ha vinto in carriera un Major (il PGA Championship 2011 alla sua prima partecipazione in un evento dello Slam). Sei i titoli complessivi sul PGA Tour.
La storia della sua sacca
La nomina ha riportato a galla la vicenda del tuo trolley personale usato a Medinah nel 2012 in quella che è stata la sconfitta più bruciante della storia Usa. Quella sacca è rimasta chiusa da quella infausta (per gli americani) domenica di fine settembre 2012. Bradley non ha voluto saperne nulla di svuotarla in questi dodici anni. “Lo farò il giorno in cui vincerò una Ryder Cup” ha promesso su Instagram. Manterrà la promessa?