The Open Championship 2: fughe, fumogeni e hole-in-one

The Open Championship Brian Harman
Brian Harman (foto Ansa)

La leadership e la fuga per la vittoria al The Open Championship di Brian Harman, le rimonte di Sepp Straka, Min Woo Lee e Jason Day. E ancora: la buona prova di Guido Migliozzi, l’eliminazione di Francesco Molinari, l’hole-in-one di Travis Smyth e le proteste degli attivisti di Just Stop Oil. E’ successo di tutto, in Inghilterra, nel secondo round del quarto Major dell’anno.

Al Royal Liverpool (par 71) di Hoylake, l’americano Brian Harman con un round bogey free (un eagle e quattro birdie tutti nelle prime buche) in 65 colpi (-6) ha firmato il miglior parziale di giornata. Così a metà  gara, con un totale di 132 (67 65, -10) è diventato leader solitario e in fuga. Il 36enne di Savannah, numero 26 del world ranking, ha ora cinque colpi di vantaggio nei confronti di Tommy Fleetwood, secondo, davanti all’austriaco Straka, terzo con 138 (-4).

Dietro di loro ecco gli australiani Lee e Day con 139 (-3) al fianco dell’indiano Shubhankar Sharma.

Ancora una buona prova per Guido Migliozzi, 11esimo con 141 (69 72, -1) al pari, tra gli altri, di Rory McIlroy. Due bogey e un birdie (alla buca 18, l’ultima della sua giornata) per il vicentino. Il nordirlandese, numero 2 mondiale e ultimo giocatore ad aver vinto su questo campo, ha guadagnato 21 posizioni firmando tre birdie, con due bogey. Avanza anche Jon Rahm, oggi 39esimo con 144 (+2). Stesso score pure per l’australiano Cameron Smith, che difende il titolo conquistato nel 2022.

Un attivista di “Just Stop Oil” in azione (foto Ansa)

Passa il taglio a fatica l’amateur sudafricano Christo Lamprecht che, dopo aver chiuso le 18 buche di apertura in testa, ha rischiato la beffa. 

Nuova delusione per Francesco Molinari: il piemontese non passa il taglio in virtù del suo 148 (73 75, +6).

Buca in uno, la prima del torneo, per Travis Smyth, anche lui fuori di scena e dallo scorso anno passato alla Superlega araba. L’australiano alla 17 (par 3) ha firmato la prodezza utilizzando un ferro 9 da 132 (120 metri). Hanno deluso le attese gli statunitensi Justin Thomas (153, +11) e Dustin Johnson (155, +13), entrambi out in una giornata difficile in cui solo 30 giocatori hanno fatto registrare un secondo giro sotto il par. 

Non solo golf, ma anche proteste. Con quattro attivisti di Just Stop Oil che hanno acceso un fumogeno e gettato vernice in polvere arancione sul green della buca 17 prima di essere fermati dalla polizia.