Matteo Manassero, fortissimamente Matteo Manassero. Dopo anni difficili, il trentenne veronese ritrova il sorriso e torna a vincere sul tour. Il successo, per ora, arriva sul Challenge, il circuito che a fine anno rilascerà la carta per giocare sul DP World Tour. La vittoria è stata centrata al Copenhagen Challenge presented by Ejner Hessel.

L’azzurro, che dieci anni vinceva vinceva a Wentworth il PGA Championship, ha chiuso con un totale di -12, staccando di un solo colpo il sudafricano Casey Jarvis. Terzo il finlandese Matias Honkala (-9), leader solitario dopo il terzo giro.

E dire che la trasferta non era cominciata nel modo migliore per Matteo, visto che nel primo giro Manassero aveva marcato ben 75 colpi chiudendo in 91esima posizione. Il secondo ha segnato l’inversione di rotta con un bel 64 seguito da un più che onorevole 71 nel moving day (secondo posto in classifica). Domenica la giornata perfetta: sei birdie e nessun bogey per riprendersi la gioia del successo. Un’affermazione conquistata con i denti dopo che Jarvis era andato in clubhouse da co-leader a -11. Il veronese ha tenuto i nervi saldissimi e nella buca numero 72 si è preso quel birdie indispensabile per tornare in vetta da solo.

Quello in Danimarca era il secondo evento in Europa e decimo nel calendario del Challenge Tour. Al Royal Golf Club il montepremi era di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.

A trent’anni la carriera riparte. Del resto lo aveva detto lui stesso qualche tempo fa alla versione asiatica di Golf Digest: “Ho ancora molto golf davanti a me“.

Un successo di Matteo Manassero merita anche il commento di Franco Chimenti. “Il ritorno al successo di Manassero è una grande notizia – dice il presidente di Federgolf -, una di quelle che più aspettavo a pochi mesi dalla Ryder Cup di Roma. Dieci anni fa Manassero trionfò a Wentworth, affermandosi come il più giovane vincitore di un torneo storico. La sua impresa in rimonta arrivata ora in Danimarca e sul Challenge Tour, sono certo gli servirà a ritrovare slancio e fiducia. E’ un campione, dal talento innato e dalla grande maturità. Per tutti questi motivi, presto tornerà a imporsi sui migliori palcoscenici”.