Ma i golfisti conoscono le regole del golf?

Regole del golf e golfisti

Riceviamo e pubblichiamo:

La domanda, credetemi, sorge istantanea e spontanea quando diventi testimone oculare di certe scene in campo. Scene che spesso esulano dal mondo dei golfisti per sconfinare nelle norme di umana sopravvivenza oltre che di buona educazione.

di Giacomo Perego

Non mi piace scrivere in prima persona o raccontare il mio vissuto golfistico. Stavolta devo fare un’eccezione per questo blog. Oggi mi permetto di raccontarvi la genesi del titolo di questo post.

Tutto inizia con una pallina “in bandiera”

Il fattaccio avviene su un campo a 18 buche della Lombardia. Il mio team di golfisti, dopo un giro per niente esaltante, vede la fine del calvario settimanale e si porta sulla partenza della 17. Si tratta di un par 3 di circa 130 metri, leggermente sotto il livello del terreno del percorso. Il green, evidentemente ben difeso alle spalle e con due bunker davanti, “confina” con la buca 1, un par 4. Quando il mio compagno di sventura Lorenzo s’incammina verso l’area di partenza notiamo che, a circa un metro dall’asta della bandiera della 17, campeggia una pallina. “Data” diciamo ad alta voce, ironizzando su quella pallina atterrata sul green sbagliato (succede a tanti, a me per primo).

Visto che dal fairway della buca 1 nessuno si fa avanti per reclamarla il mio amico Lorenzo prende posizione per giocare il tee shot numero 17. Un movimento di prova e quindi Lory lascia andare il suo ferro 7. Swing decente mentre indecente è quello che tutti e quattro vediamo. Con la pallina ancora in volo uno sconosciuto supera la leggera depressione alle spalle della buca 17 e si avvicina – bastone in mano – alla sua pallina in green.

“Questo è matto”: è il primo pensiero mio e di Lorenzo. Fortunatamente per tutti (di Lory, del golfista sconosciuto e del circolo che ci ospita) la pallina finisce nel bunker di sinistra. Un urlo all’indirizzo del giocatore sconosciuto richiama la sua attenzione. L’uomo, sempre pitch in mano, si gira verso di noi e fa un segno per dire “tutto ok. Poi torna sulla pallina in centro green e comincia a prendere posizione.

golfisti e regole
Regole e golfisti (fonte Federgolf)

I golfisti: non vorrà per caso approcciare dal green?

Solo in quel momento tutti e quattro abbiamo intuito la sua intenzione:  giocare il terzo colpo dal green. Come se nulla fosse, come se quella pallina fosse finita in un qualsiasi fairway o in un qualsiasi rough. “No, non ci posso credere” m’è scappato ad alta voce vedendolo provare il colpo in direzione green della buca 1. Di urla ne sono volate più di una allora ed ecco che lo sconosciuto si è girato e mi ha notato avvicinarmi a lui prima di un irreparabile sfregio al green.

Ecco il surreale dialogo tra me e lo sconosciuto:
Io: “Ma lei non può giocare lì”.
Lui: “Ah no, dove devo giocare?”.
Io: “Deve uscire dal green senza avvicinarsi alla buca”.
Lui: “Si vede che non faccio mai gare su questo campo vero?”.

E così dicendo afferra la pallina, esce dal green e la “droppa” poco oltre l’avangreen. Ne segue un approccio non proprio perfetto. Ogni commento qua è superfluo.

Ultimo dettaglio: in tutta questa sequenza (durata almeno quattro minuti) non s’è vista l’ombra del suo marcatore.

Vi giuro: è vero, tutto è avvenuto sotto otto occhi di quattro golfisti increduli. Non so come sia finita la gara di quel golfista e francamente non me ne potrebbe fregare di meno. Magari è stato fermato per un’altra irregolarità, magari ha vinto quella Coppa Fragola. Ripeto: affaracci suoi.

So per certo che il golf non può tollerare giocatori simili, mandati in campo allo sbaraglio magari per una quota associativa in più. Un amateur simile non lo merita uno sport come il nostro che non prevede un arbitro. E soprattutto non lo meritano tutti quei giocatori che le regole le rispettano ogni volta che mettono piede in campo.


7 risposte a “Ma i golfisti conoscono le regole del golf?

  1. Anche se qualcuno dovesse conoscere le regole comunque non le sa interpretare, maleducazione all’ordine del giorno. Ci vorrebbero dei rangers severi, purtroppo però i soldi per greenfees sono più importanti ke il rispetto del regolamento
    Dolly Jaeger

    • Sono d’accordo con questo commento. Tanti anni fa i Marshall giravano in campo e ti ammontavano, se non di peggio. Oggi nessuno controlla e questo è il risultato. A proposito, che ne dite dei bunker di tutti i campi con segni di camminate, tiri, grigliate, ecc. Senza una rastrellata?

  2. Conoscere le regole sarebbe anche la cosa meno complicata. Il problema sorge con le cosiddette “decisioni”, oltre 500 pagine di casi particolari, di interpretazioni delle regole che a loro volta creano il precedente diventando esse stesse regole. Un bagno di sangue.

    • ….e poi :
      da quando dall’ HCP decimale si e’ passati al HCP tondo nessuno sa come scrivere i punti , come calcolarli e come applicare i vari coefficienti agli score….
      Insomma un macello.
      Bisognerebbe semplificare al massimo e resettare il tutto….

      • Guarda che il tuo hcp è sempre quello che verifichi con le tabelle del relativo campo su cui giochi.
        Per le segreterie il problema non sussiste visto che fanno tutto gli appositi programmi.

  3. non sono proprio affaracci suoi visto che quel giocatore giocava contro tutto il field e non contro il suo marcatore assente
    se voi quattro aveste visto qualche irregolarità magari nella procedura di droppaggio (detta così è sembrata un pò sbrigativa) avreste dovuto riferire il fatto al comitato anche se non era un vostro compagno di gioco
    altrimenti rimangono chiacchiere da bar (o da forum) e non si migliora mai

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