Thorbjorn Olesen a processo dopo 709 giorni, tutti contro di lui

Thorbjorn Olesen
Thorbjorn Olesen

A 709 giorni dal fatto, Thorbjorn Olesen è comparso davanti a un giudice a Londra. Il golfista danese deve difendersi dall’accusa di aver molestato due anni fa una donna su un aereo da Nashville a Heathrow.

La prima udienza del tanto sospirato processo non sembra promettere nulla di buono per il professionista 31enne.

Il fatto risale 29 luglio 2019 quando, in compagnia di Ian Poulter e Justin Rose, il 31enne rientrava in Europa dopo aver giocato il World Golf Championships-FedEx St Jude Invitational a Memphis. A bordo di quel volo qualcosa di perseguibile è successo quasi certamente: resta da capire quanto il golfista fosse in sé. Il danese, in fase istruttoria, ha ripetuto più volte di non ricordarsi nulla perché aveva bevuto alcolici (“cinque o sei drink” a suo dire) e assunto quattro sonniferi.

Thorbjorn Olesen in un’immagine di repertorio (Foto di Ben STANSALL / AFP)

Thorbjorn Olesen non ricorda, gli altri sì

I testimoni oculari, invece, si ricordano benissimo i fatti. Davanti a magistrati e giuria dell’Aldersgate House Nightingale Court, passeggeri e personale di bordo hanno ricostruito nei dettagli la vicenda. A partire dalla vittima. “Olesen era alle mie spalle. Mi ha afferrata da dietro e palpato il seno – ha detto la donna in aula -. Era evidentemente fuori di sé. Poi ha aggredito un’altra passeggera e urinato sul sedile di una persona mentre era ubriaco e su di giri”. 

L’hostess Sarah White ha testimoniato di aver servito al danese un bicchiere di champagne prima del decollo, seguito da una vodka e del succo di mirtillo rosso. L’assistente ha anche ricordato di averlo visto mentre beveva “champagne rosa” dal bicchiere di un altro passeggero. Rincara la dose Helen Deveruex, collega della White: attorno al sedile di Thornbjorn “c’era un gruppo di persone che maneggiavano pillole dai colori vivaci”. Un terzo collega ha dichiarato “di non aver mai visto un comportamento così sopra le righe in 27 anni di servizio”.

Tra le testimonianze della difesa c’è quella di Ian “The Postman” Poulter. “Thorbjorn è un gran lavoratore – ha detto il professionista inglese -, uno si dedica tutto alla sua professione. Avevo dei sonniferi, li ho usati ma non ne ho dato nessuno a lui. Aveva un aspetto diverso dal solito. Ho pensato avesse bevuto troppo”. La corte ha ascoltato anche Justin Rose.

La giustizia sportiva

Da un punto di vista strettamente sportivo, Thornbjorn Olesen è stato sospeso dallo European Tour nell’agosto 2019 in attesa dell’inchiesta e del procedimento giudiziario. Visto il prolungarsi dei tempi dei tribunali inglesi dovuti alla pandemia, il Tour ha poi deciso di riammettere il danese sul circuito nel luglio 2020.

All’epoca, il danese era il numero 62 del ranking mondiale, cinque vittorie sul Tour e un futuro brillante. Olesen aveva vinto bene anche l’Open d’Italia 2018, giocato a Gardagolf. Il danese era membro della squadra europea alla Ryder Cup 2018, quella che trionfò a Parigi. Oggi è il numero 432 del ranking.


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