Era diventata il terrore di molti circoli di golf sparsi tra la Lombardia, la Liguria, il Veneto e l’Emilia Romagna. Quando arrivava la banda del golf Rolex, Cartier, carte di credito e contanti prendevano il volo. Adesso sono in carcere a Trento, accusate di almeno otto colpi (ma potrebbero diventare presto undici).
I carabinieri di Arenzano (Genova) e di Riva del Garda (Trento) sono riusciti a individuare gli autori dei furti, per un bottino di circa 100mila euro, arrestando due uomini di 33 e 31 anni, romeni.
Le indagini sulla banda del golf, coordinate dal sostituto procuratore Marcello Maresca, sono partite da un furto dentro i campi da golf a Sant’Anna di Cogoleto (Genova). I due avevano rubato la borsa a un giocatore con dentro alcuni oggetti personali oltre a 200 euro in contanti. Mentre cercavano di scappare, dopo essere stati scoperti, avevano rischiato di travolgere un dipendente della struttura. Dalle indagini è emerso che in tre mesi avevano messo a segno probabilmente una decina di colpi in provincia di Genova, Vicenza, Verona, Padova, Parma e Brescia (uno il 14 dicembre a Franciacorta, un altro il 24 febbraio a Gardagolf), rubando ai golfisti soldi e i preziosi orologi per un bottino di circa 100mila euro.
I due, disoccupati, avevano base a Riva del Garda. La coppia usava auto intestate a prestanome o prese a noleggio con le quali raggiungevano i circoli. Una volta all’interno riuscivano a introdursi in clubhouse e sui campi da gioco per rubare le borse dei giocatori, lasciate incustodite sulle golf car.
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