Da una bruttissima storia di cronaca nera Madelene Sagstrom trae oggi la forza per andare avanti e lottare affinché non accada più.
Madelene Sagstrom è una golfista professionista svedese che, nelle scorse ore, ha raccontato al mondo il dramma che si è portata dentro per sedici lunghissimi anni. In segreto, quasi fosse “colpa sua”. La svedese è stata vittima di violenza sessuale all’età di sette anni da parte di un uomo vicino alla sua famiglia. Per anni è rimasta in silenzio prima di raccontare tutto, nel 2016, al suo allenatore.
La rivelazione choc della professionista arriva alla vigilia del Gainbridge Championship, gara del circuito professionistico Usa LPGA in programma in Florida da giovedì 25 a domenica 28 febbraio. Il Gainbridge è l’unico torneo vinto in carriera dalla Sagstrom.
[bctt tweet=”Madelene: disprezzavo il mio corpo, ho avuto gli incubi. Poi sono cresciuta e ora non ho più paura” username=”golftgcom”]
La confessione è arrivata durante “Drive On“, rubrica del Tour che mette in risalto storie e curiosità delle protagoniste. La 28enne golfista svedese si racconta davvero a cuore aperto.
Il primo sfogo nel 2016, tra le lacrime, con il suo allenatore Robert Karlsson, in una stanza d’albergo a Greenwood, nel South Carolina, prima di un torneo del Symetra Tour.
“In tutti quegli anni – racconta Madelene Sagstrom – incolpavo me stessa. Mi odiavo e disprezzavo il mio corpo. Ho avuto gli incubi e non riuscivo a farmene una ragione. Poi sono cresciuta e ora non ho più paura. Dopo quella rivelazione, in quello stesso anno, ho vinto tre tornei e questo grazie a Karlsson che mi ha capita e sostenuta. Darò tutto il mio contributo per far sì che storie come la mia non accadano più”.
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