The Genesis Invitational: Burns contro la cabala, McIlroy non passa il taglio

Sam Burns leader dopo due giri, primo missed cut per Rory McIlroy dopo 25 tagli consecutivi passati, Francesco Molinari rallenta e Dustin Johnson accelera. In estrema sintesi ecco come ci si avvicina al moving day al The Genesis Invitational, in California.

PACIFIC PALISADES Sam Burns nel secondo giro del The Genesis Invitational (foto di Harry How / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / AFP)

PACIFIC PALISADES Sam Burns nel secondo giro del The Genesis Invitational (foto di Harry How / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / AFP)

Sam Burns, zero titoli sul PGA Tour, con una prova bogey free in 66 colpi (-5) su un totale di 130 (64 66, -12) vanta cinque colpi di vantaggio su un quartetto d’inseguitori composto da DJ, Tyler McCumber, Jason Kokrak e Joaquin Niemann (-7). Burns ha eguagliato il punteggio più basso dopo 36 buche nella storia del torneo. E ora dovrà battere la cabala: nelle due precedenti occasioni in cui ha condotto dopo 36 buche ha poi sempre chiuso al settimo posto.

Sul percorso del Riviera Country Club (par 71), lì dov’è diventato socio dopo il trasferimento a Los Angeles, Chicco Molinari era partito bene nel secondo giorno firmando un birdie alla buca 1, prima di inciampare in due bogey nelle prime nove. Nelle seconde un birdie alla 15 ha preceduto un doppio bogey durissimo da digerire alla 18 (par 4, chiusa in 6 colpi), l’ultima di giornata. Parziale di 73 (+2) su un totale di 141 (68, 73, -1): dal 12esimo al 40esimo posto per ora.

In California guadagna dieci posizioni Johnson (vincitore nel 2017) che ha messo a segno un 67 (-4) e s’è riportato sotto. Tra i big avanza anche Jordan Spieth (reduce da due Top 5 consecutive), da dodicesimo a sesto con 136 (-6).

Tanti big già a casa

Ma a Pacific Palisades c’è da registrare la debacle di tanti campionissimi della disciplina. Da Sergio Garcia (+1) a Bryson DeChambeau (+2). Da Gary Woodland (146, +4) a Bubba Watson (vincitore per tre volte +4), passando per Rory McIlroy ( +7), Justin Thomas (150, +8), e Padraig Harrington (151, +9).

Tra gli eliminati pure il sudcoreano Tae Hoon Kim (144, +2), protagonista di una hole in one nel primo round.

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