A suon di firme il golf entra nel Parlamento inglese. Una petizione ufficiale per chiedere di escludere circoli dal secondo lockdown ha raccolto 256mila sottoscrizioni e finirà dritta in un ordine del giorno in Aula.
Capofila della petizione è la federazione inglese, England Golf, che lancia una “sfida rispettosa contro la decisione del governo di chiudere i campi da golf”. Il blocco per la seconda ondata del coronavirus scatterà dopo la mezzanotte tra mercoledì 4 e giovedì 5 novembre e resterà in vigore fino al 2 dicembre. I percorsi da golf, tra questi anche i campi pratica, attualmente rientrano nella categoria delle strutture per il tempo libero all’aperto a cui sarebbe stata ordinata la chiusura per “ridurre i contatti sociali”. Non chiuderanno la Premier League di calcio e altri sport “maggiori”.
Di qui la decisione di lanciare una petizione per chiedere l’esenzione dei campi da golf dal provvedimento che ha ricevuto valanghe di firme in poche ore ed è stata “sponsorizzata” anche da Lee Westwood, ex numero 1 del golf mondiale.
Petition: Exempt golf courses from the list of venues required to close due to Covid-19https://t.co/uHg8tCrZZS
— Lee Westwood (@WestwoodLee) November 1, 2020
Per la England Golf chiudere i percorsi di gioco è “controproducente visto che questo è ampiamente riconosciuto come uno sport che fa bene al corpo e all’anima. E ancora: che ribadisce i suoi benefici – dice il ceo della federazione, Jeremy Tomlinson – anche per le persone più anziane. Con il golf che può aiutare a superare questa terribile pandemia anche sotto il profilo psicologico”.
Ricordiamo che dopo il primo lockdown la federazione inglese aveva registrato un boom di nuovi tesserati, come avevamo scritto qua.
Pubblico sì alle Bermuda 2020, pubblico no al Par 3 Contest 2020
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