Il coronavirus ferma il golf in Asia

Anche il golf in Asia chiude per il coronavirus. L’epidemia internazionale ha fatto slittare a data da destinarsi l’avvio del PGA Tour Series-China, il circuito asiatico.Coronavirus e golfLa stagione 2020 sarebbe dovuta iniziare il 26 marzo a Sanya, città all’estremità meridionale dell’isola di Hainan ma lo stato di emergenza continua a preoccupare. Così gli appuntamenti, anche sportivi, vengono cancellati o rinviati uno dopo l’altro. Dopo il Gran Premio di Formula 1 tocca ora al PGA Tour Series-China. La prima data utile potrebbe essere a maggio ma nessuno si sbilancia. Il calendario potrebbe subire una forte sforbiciata, restando con sole dieci gare.

In precedenza a saltare erano state gare femminili. Dopo la cancellazione del Blue Bay (sempre ad Hainan in marzo), il LPGA Tour ha annullato altri due eventi del massimo circuito americano femminile di golf. Per il coronavirus via dal calendario anche l’Honda Thailand (inizialmente in programma dal 20 al 23 febbraio) e l’HSBC Women’s Word Championship di Singapore (27 febbraio-1 marzo).

Il circuito femminile non farà dunque più tappa in Asia fino alle Olimpiadi di Tokyo 2020. La decisione crea un vuoto importante nel calendario. Dopo l’ISPS Handa Women’s Australian Open (13-16 febbraio) il massimo circuito americano del green in rosa starà fermo fino al 19 marzo quando a Phoenix, in Arizona, si giocherà la Founders Cup.

Per tornare in alto Jordan Spieth deve guardarsi indietro e dentro

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