Brooks Koepka si ripete: vince ancora lo US Open

Lo statunitense Brooks Koepka concede il bis e vince uno di quei US Open che non verranno dimenticati presto. Era dal 1989 che un giocatore non vinceva quel major di fila: all’epoca toccò a Curtis Strange. Dietro a lui uno strepitoso Tommy Fleetwood e quindi Dustin Johnson. Molinari chiude 25esimo.

SOUTHAMPTON Un sorridente Brooks Koepka stringe il trofeo vinto allo U.S. Open (foto Afp).

SOUTHAMPTON Un sorridente Brooks Koepka stringe il trofeo vinto allo U.S. Open (foto Afp).


L’americano è il settimo giocatore di sempre a realizzare il back-to-back in un major dove tutti hanno chiuso sopra al par. “E’ un sogno, mai avrei pensato di poter realizzare un sogno così bello” ha detto in conferenza stampa. Ricordiamo che Brooks Koepka è stato costretto a saltare la prima parte della stagione per un grave infortunio al polso che lo ha portato anche ad operarsi.

Il defending champion ha chiuso in 281 colpi (75 66 72 68, +1) al termine di quattro giorni in netto crescendo. Proprio il “tesoretto” accumulato nei primi tre turni ha permesso a Koepka di gestire il ritorno di Fleetwood che a Shinnecock Hills ha fatto la storia. L’inglese domenica ha chiuso in 63 colpi, ben sette sotto il par del campo. Si tratta del miglior giro di questa edizione del major yankee e del miglior punteggio di Shinnecock Hills. Tommy ha recuperato 23 posizioni e gli resterà a lungo il rammarico per un putt corto alla 18 fallito di un soffio: in caso contrario, sarebbe andato al playoff.

Dietro di lui il favorito della vigilia, Dustin Johnson “troppo regolare” in una giornata come quella di ieri. Non si dimenticherà presto questo US Open nemmeno il Masters Champion Patrick Reed, arenatosi nelle ultime nove dopo cinque birdie nelle prime sette buche.

Quinto posto per Tony Finau (+5), sesto per Tyrrell Hatton, Henrik Stenson, Daniel Berger e Xander Schauffele (+6). Chiudono la top ten Webb Simpson e Justin Rose (+7).

Francesco Molinari: “Non ho giocato al top”

Chicco non si nasconde e ammette la delusione, soprattutto per il finale. “Non ho giocato al top delle mie possibilità – dice e sono rammaricato per i due putt sbagliati nel finale. E’ vero, ho sbagliato qualche putt entro un paio di metri, ma non avrebbero cambiato la sostanza. Non era facile su un campo così difficile. I prossimi impegni?’. Adesso torno a casa a Londra, dove approfitterò di una settimana di pausa per allenarmi. Poi dovrò decidere se giocare l’Hina Open de France” (dal 28 giugno al 1 luglio a Le Golf National di Parigi).

Dopo l’US Open il torinese si è portato al 15esimo posto nel world ranking, a un passo dal suo miglior piazzamento (14esimo). Chicco è sceso dal primo al terzo nella money list europea, superato da Patrick Reed e Tommy Fleetwood (p. 2.467.471) e al quarto in quella che conduce alla Ryder Cup, alle spalle di Tyrrell Hatton, Justin Rose e di Fleetwood.

 

 

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