Greg Eason chiude un par 5 in 15 colpi – Il giorno dopo gira in 68 (-22)

Potrebbe essere racchiusa in un #jesuisgregeason l’essenza e la bellezza del golf. Quell’hashtag racconterebbe più di cento articoli l’autentico spirit of the game di questo sport. Greg Eason è un professionista inglese di 25 anni che, nei giorni scorsi sul Web.com Tour, ha chiuso un par 5 in 15 colpi, segnando un terribile 90 nello score di giornata. Mai nessuno prima di lui aveva marcato un 15 in uno score del Web.com Tour. Ventiquattr’ore dopo ha chiuso le stesse diciotto buche in 68 (4 sotto il par), senza marcare un solo bogey. Mai nessuno prima di lui ha migliorato di ben 22 colpi la prestazione precedente.

Greg Eason (foto AFP)

Greg Eason. Stampiamoci quindi nella testa il nome di questo giovanotto di Leicester che ha dimostrato di avere attributi da vendere. Ripetiamolo ogni volta che siamo tentati di abbandonare ferri e sacca.

La gara della vita di Greg per ora è il Bahamas Great Abaco Classic, disputatasi all’Abaco Club. Per il 25enne inglese, professionista dal 2014 si trattava della seconda gara consecutiva alle Bahamas nel 2017. Per sua stessa ammissione la prima non era andata proprio bene. Complice il fortissimo vento al Bahamas Great Exuma Classic, Eason  aveva perso qualcosa come 32 palline in 18 buche, mancando taglio in virtù di un pessimo score di 91 e 95 colpi. Punteggio altissimo e improponibile ma condizionato, appunto, dal vento. Basti pensare che il taglio era fissato in undici colpi sopra il par. Insomma: numeri e cose quasi mai viste su un circuito.

Con queste premesse, Eason (professionista dal 2014) ha affrontato l’Abaco Classic restando tutto sommato in gara fino a quella maledetta ultima buca. Le prime nove le aveva chiuse quattro sotto il par così come quelle dalla 10 alla 17, un altro -4. Poi il tracollo. Quindici-colpi-quindici. Un totale di 90 per chiudere un giro da 72.

Solo chi gioca a golf può capire cosa significhi impiegare 15 colpi per mandare in buca una pallina quando ne dovrebbero bastare cinque. Solo chi ha provato situazioni analoghe capisce quanto può essere opprimente il mattino seguente ripresentarsi sulla “scena del crimine”. E con l’aggravante dello score già finito in tutto l’universo golfistico grazie ai social network.

[bctt tweet=”Greg Eason e quel par 5 chiuso in 15 colpi. E il giorno dopo gira in 68 ! #jesuisgregeason” username=”golftgcom”]

Greg Eason ha tenuto duro, è ripartito e ha messo a segno il giro perfetto. Niente bogey, niente errori, 4 colpi sotto il par del campo: l’inglese di Leicester ha salutato le Bahamas senza passare il taglio ma con la testa altissima.

Ai posteri l’ardua sentenza e un tweet (poi rimosso). “Non twitto molto ma recentemente sono stato criticato per i miei score. Ma oggi… fanculo tutti! #68 #bogeyfree”

 

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