Tiger Woods is back. Tiger Woods torna: l’uomo che, nel bene o nel male, ha fatto la storia degli ultimi venticinque anni di golf di nuovo in campo dopo 16 mesi di stop e tre interventi chirurgici alla schiena. Lo fa in una gara particolare dove sfiderà altri 17 tra i più grandi professionisti al mondo (su 18 iscritti 16 sono tra i primi 28 nel ranking): il palcoscenico scelto è l’Hero World Challenge, domani sul percorso dell’Albany Resort, a New Providence nelle Bahamas.
Il torneo è organizzato dallo stesso Woods attraverso la sua Fondazione insieme alla Fondazione Tavistock e ad Albany Scholars Program.
[bctt tweet=”Tiger Woods: il fisico cambia, la mentalità vincente no” username=”golftgcom”]”So che vincere questa settimana – ha detto in conferenza stampa – è un obiettivo molto difficile per quanto sono stato lontano dal campo e perché ho cambiato molto nel mio gioco. Ma il modo di pensare sempre lo stesso. Sono cambiato fisicamente, sono cambiate le attrezzatura, la pratica ma la mia mentalità no. Io gioco per vincere, voglio andare fuori e battere questi ragazzi”.
TIGER E IL RITIRO – E ancora: “E’ vero, in alcuni momenti ho pensato al ritiro. Non potevo quasi alzarmi dal letto e quindi ritenevo impensabile poter tornare a eseguire movimenti a 120 miglia orarie. In questi mesi di stop ho sentito l’affetto di tante persone in particolare dei giocatori che mi hanno incoraggiato a rientrare in campo a tutti i costi. E’ bello essere qui: cercherò di dare il massimo per poi vedere come sarò messo domenica. Ci sono ancora delle incognite, ma saprò dare delle risposte giorno per giorno a me stesso e a chi mi segue. E’ certo che voglio giocare a lungo o, almeno, fin quando il fisico me lo permetterà”
L’assenza totale dalle gare è costata cara a TigerWoods, sceso all’879° posto della classifica mondiale. Uno smacco per un giocatore che negli anni d’oro era rimasto in vetta per 683 settimane di fila, dal 1997 al 2014. Per dirla tutto per poter rientra in gara alle Bahamas Tiger ha avuto necessità di un invito.
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DOVE ERAVAMO RIMASTI – L’ex numero 1 al mondo proverà da domani in poi ad arricchire la sua già strepitosa bacheca di trofei: 78 titoli sul PGA Tour (soltanto tre in meno del primatista Sam Snead) e 14 affermazioni nei Major (solo Jack Nicklaus lo precede con 18 vittorie).
Con un simile palmares non deve stupire che il suo nome sia stato per anni in cima alla lista degli sportivi più pagati. E anche nel 2016, nonostante la prolungata assenza dai campi, il 40enne californiano si è assestato al 12° posto nell’elenco degli atleti più ricchi stilato dalla rivista Forbes.
NUOVA ATTREZZATURA – Con il passo indietro annunciato da Nike dalla produzione di attrezzatura golfistica, Woods (come l’italiano Molinari) è libero di usare ciò che vuole in campo. Nel giro di pratica alla Bahamas, Tiger aveva un driver TaylorMade M2 e altri legni sempre Taylor Made. Tra i ferri ha scelto ancora i Nike (VR Pro Blades) mentre ha confermato il wedge Nike VR X3X. Il putter era uno Scotty Cameron Newport 2. Cambiano le palline: nella sacca aveva le Bridgestone Tour B330S model.Nike nuovo modello ai piedi.
Sulla sacca è apparsa la scritta Monster Energy, nuovo sponsor.
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