Renato Paratore, Renatino per gli amici del Parco di Roma. Fino a sette giorni fa era una promessa del golf italiano. Da giovedì 20 novembre è un professionista a tutti gli effetti. Paratore, medaglia d’oro individuale alle Olimpiadi giovanili, ha conquistato la carta per giocare l’anno prossimo sull’European Tour. Da amateur a professionista al livello più alto.
Ecco a botta calda le sue parole dopo la svolta nella sua carriera e nella sua vita: “Una cosa pazzesca – ha detto riferendosi alle Qualifyng Schools – sia per il tipo di torneo che per il risultato. Sono stanco, ma felicissimo. E’ stata veramente dura, però la ‘carta’ penso di essermela merita con un’ottima prestazione. Non lo nascondo, ho puntato a vincere, ma nelle ultime buche il gioco non è stato più fluido. No, non mi sono rilassato perché ormai l’obiettivo era raggiunto, ho solo avuto qualche incomprensione con il putter.
Mi ha fatto piacere aver effettuato il turno insieme a Ricardo Gonzalez: ci tenevo a fare un giro con lui. E’ un gran giocatore, molto disponibile, abbiamo parlato parecchio e mi ha detto tante cose che mi torneranno sicuramente utili. Nel corso del torneo non ho mai avuto timore di non farcela. Ho giocato con una certa serenità, perché .
dopo aver superato lo Stage 2 avevo la certezza di poter almeno parteci pare al Challenge Tour. Quanto al rendimento, in entrambe le gare, devo molto al mio maestro Alessandro Bandini, che mi ha seguito. Abbiamo lavorato tanto, tutti i giorni per analizzare ogni minimo dettaglio e per non lasciare nulla al caso”.
Ricardo Gonzalez è un pro 45enne argentino che, incappato in un’annata difficile, è stato costretto a ripassare dalle forche caudine delle Qualifyng per riconquistare la carta. In carriera, Gonzalez ha vinto quattro titoli.