Se ci fosse un ranking speciale per l’extra-golf, Eddie Pepperell vincerebbe a mani basse. L’inglese ha rimediato la seconda squalifica sull’European Tour in poche settimane.
Al Commercial Bank Qatar Masters il 29enne è stato fermato alla fine del primo giro per aver consegnato e firmato un score sbagliato. La cosa assurda è che Pepperell non ha tratto giovamento da quello score: il totale della versione corretta era infatti tale e quale a quello riveduto e corretto. A Doha l’inglese ha chiuso sempre in 71 colpi ma la sequenza delle buche non era corretta.
Il suo marcatore infatti aveva scritto un par al posto di un bogey sulla buca 11 e un 4 alla buca 16 anziché un 3. La somma dava sempre 71 ma non è finita qua. Nel correggere lo score Eddie Pepperell invece di scrivere nella casella riservata alla buca 16 ha modificato la casella della buca 17. Insomma, un pasticciaccio,
L’inglese di Nuneanton (contea del Warwickshire) ha accolto con stile la seconda squalifica in poco tempo . “Le regole sono regole – ha spiegato su Twitter – e accetto le decisioni al 100%. Sono però fortemente deluso”.
Al Turkish Airlines, gara valida per le Rolex Series, Pepperell era stato squalificato per aver finito le palline a disposizione, ricordando il film “Tin Cup” con Kevin Costner.
Dopo Eddie Pepperell: è giusto marcare ancora a mano?
Il numero 63 del mondo, col suo comportamento sbagliato, ha aperto il dibattito sul fatto se sia giusto o meno che, nel 2020, i punteggi vengano ancora conteggiati a mano. Un errore può costare il taglio, uscire al taglio può costare parecchi soldi e di conseguenza anche il futuro di un professionista.
“La potenza nel golf è quasi tutto: vanno limitati bastoni e regole”
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