di Sauro Legramandi @Sauro71
GUYANCOURT – E venne anche il giorno di Chicco Molinari che ha finalmente battuto Tiger Woods in Ryder Cup. Lo ha fatto al terzo tentativo, lo ha fatto in compagnia dell’amico Tommy Fleetwood. E soprattutto lo ha fatto mostrando di un essere leader di questo Team Europe nella campagna parigina. Non a caso Bjorn non ha esitato a farlo giocare sia al mattino nel fourballs che nel pomeriggio nel foursome sempre in coppia con la matricola inglese, segno di fiducia. Molinari e Fleetwood, moschettieri (per un giorno, per ora) in casa di D’Artagnan. Sabato si replica: Molinari e Fleetwood giocheranno in coppia ancora contro Tiger Woods e Patrick Reed.
Loro hanno ricambiato nel migliore dei modi, portando a casa due dei cinque punti con i quali l’Europa chiude in vantaggio 5-3 il primo giorno di gara qua a Guyancourt. E scusate se è poco: Chicco e Tommy hanno dato speranza al mattino alle decine di migliaia di tifosi presenti a Le Golf National dopo le tre sconfitte in altrettanti match. Nel pomeriggio i due moschettieri hanno permesso alla squadra di prendere il largo vincendo il match numero otto.
Che giornata da ricordare per chi tifa Europa da queste parti. Una giornata già autunnale cominciata in salita dal tee della buca 1 davanti a una tribuna con 6.900 posti a sedere e svariate migliaia di persone intorno alla partenza. Roba da far mancare il fiato anche a chi ha vinto uno, due o quattro major o chi ha incassato domenica scorsa dieci milioni di dollari in un colpo solo. Invece in pochi hanno dimostrato di soffrire la pressione dello stadio. Anzi: di un’arena con tanti vip come Michael Jordan e Condoleezza Rice.
Quanta fatica al mattino, poi Molinari e Fleetwood
In tutti e quattro i fourballs del mattino (ogni giocatore gioca la sua pallina e vince il punto chi fa meno colpi) regna l’equilibrio, compreso in quello tra Spieth-Thomas e Casey-Hatton. Gli americani sono sempre avanti fino alla buca 12: poi gli inglesi pareggiano per cedere il passo e il punto solo all’ultima buca. Il danese Olesen, al debutto, non ingrana e McIlroy non decolla: così gli europei reggono mezzo giro, quindi si lasciano progressivamente andare. Addio al secondo fourball di giornata!
A sorpresa si inabissa il tandem Rahm-Rose, scioccato dal rookie Finau in forma di grazia con Koepka (che sulla buca 6 colpisce in fronte una spettatrice e la manda in ospedale). Ad evitare la Caporetto golfistica ci pensano Molinari e Fleetwood. Il primo moschettiere sveglia l’Europa con due birdie di fila alla 11 e alla 12, riportando all square un match che sembrava a stelle e strisce. Sul finale, quando si va verso il brodino del mezzo punto a testa, Tommy estrae dal cilindro due putt da cineteca: ecco servito il doppio birdie alla 15 e alla 16. Fu vera gloria? Si’, perché quella vittoria contro Woods e Reed (il più amato al mondo e meno simpatico in Europa) suona la carica al Team Europe.
La riscossa europea
Bjorn nel pomeriggio si ricorda di quanto bene avessero fatto insieme Stenson e Rose e li abbina contro Dustin Johnson e Rickie Fowler, forse i migliori americani al mattino. Il campione olimpico e lo svedese lo ripagano: quattro buche in parità, quindi l’allungo fino a 5 up e il secondo punto di giornata è nella cascina europea. Adesso si gioca foursome, ossia la stessa pallina tirata in alternanza tra i due professionisti. L’inerzia sembra cambiata e se ne accorgono gli osannati Poulter-McIlroy che aspettano sei buche per entrare in gara. Dalla 7 però non c’è trippa per nessuno. Bubba Watson e Webb Simpson non possono far niente per fermare il punto del pareggio.
Il regista del sorpasso è invece Sergio Garcia, arrivato qua con una wild card e qualche naso arricciato da parte degli esperti. Lui e il debuttante Noren strapazzano il recordman di Ryder giocate Phil Mickelson e la matricola DeChambeau con un distacco imbarazzante (si arriva anche a 7 up).
L’apotesi, come detto, porta le firme di Molinari e Fleetwood.
Le parole di Francesco
“Dobbiamo essere coscienti che gli americani non saranno contenti di come e’ andata oggi pomeriggio, quindi sabato ci aspetta una giornata difficile”. Parole e pensieri di Chicco (che non sa ancora di dover rigiocare contro Woods) che prosegue: “Stamattina con Tiger e’ stato un bel match. Io e Tommy sapevamo che stavamo giocando bene e siamo stati bravi a rimanere in paziente attesa e a non farci intimorire, nonostante alle prime buche non ci girasse troppo bene. Ma non e’ importante aver battuto Tiger, siamo venuti qui per fare altro, riportare la Ryder in Europa”.
La svolta? “Senz’altro la vittoria di stamattina, altrimenti si chiudeva 4-0 – dice – ma anche la bravura di chi ha iniziato nel pomeriggio ed e’ partito forte. L’atmosfera e’ cambiata completamente, noi che siamo entrati piu’ tardi sentivamo che che le ovazioni arrivavano quasi soltanto dal pubblico europeo. Questo ci ha aiutato molto. Con Fleetwood “siamo molto amici – spiega Molinari – andiamo d’accordo e giochiamo in maniera simile. Ci divertiamo e questo aiuta molto”.
Gli accoppiamenti di sabato
E sabato si riparte a caccia di quei nove punti e mezzo che mancano per tenere la Ryder Cup dalle nostre parti, sotto la bandiera europea.
Sabato, nella seconda giornata Molinari e Fleetwood giocheranno nuovamente contro Woods e Patrick Reed. Sergio Garcia e Rory McIlroy dovranno vedersela contro Tony Finau e Brooks Koepka. Paul Casey e Tyrrell Hatton incontreranno Dustin Johnson e Rickie Fowler.
Chiuderanno i fourball mattutini Ian Poulter e Jon Rahm che giocheranno contro Justin Thomas e Jordan Spieth.
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