Rory, Rory, Rory nell’alto dei cieli del golf: McIlroy vince alla grande il WGC-Bridgestone Invitational e torna ad essere il giocatore più forte al mondo, in vetta al ranking assoluto. La riconquista del primato avviene nel giorno in cui Tiger Woods si ritira alla nona buca del WGC per un dolore alla schiena: un segno eloquente su chi sia l’erede naturale della Tigre. Molinari chiude 31esimo con 279 (67 70 73 69, -1)
McIlroy ha concluso con 265 colpi (69 64 66 66, -15) sorpassando nel giro finale lo spagnolo Sergio Garcia (267 – 68 61 67 71, -13), che lo precedeva di tre colpi dopo 54 buche. Lascia il primo posto mondiale Adam Scott che ha difeso la vetta della classifica per tredici buche: poi tre inattesi bogey consecutivi l’hanno relegato all’ottavo posto.
Tutti i numeri – Al terzo con 268 (-12) l’altro australiano Leishman, al quarto con 271 (-9) Reed, Bradley, Rose e Schwartzel, all’ottavo, insieme a Scott, McDowell, Fowler e Moore.
Nel world ranking ora McIlroy conduce con 9,41 punti, seguito da Scott con 9,24 e da Garcia, salito in terza posizione con 7,78. In 43ª con 2,85 Francesco Molinari.
Il capitolo Woods – Tiger Woods si è ritirato all’inizio della nona buca accusando spasmi alla schiena. Il problema è nato dopo un colpo eseguito a ridosso di un bunker, che sulle prime non sembrava aver lasciato conseguenze. Successivamente l’ex numero uno mondiale ha iniziato a camminare male e ha lasciato la gara dopo il tee shot alla nona buca visibilmente sofferente. “Non ho idea di cosa sia successo. Se sarò in campo la prossima settimana? – ha detto – Non lo so, sto solo cercando di uscire di qui”.
Molinari, mister par: 35 su 36 buche – Chicco, dopo un birdie in avvio, ha proseguito con una sfilza di par fino al termine (69, -1). Un score singolare, specie se si pensa al 70 (par) del secondo turno in cui ha infilato 18 par, siglando un cartellino molto raro a vedersi. Ha perso una buona opportunità in chiave Ryder Cup…