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ATLANTA Un dettaglio della pallina di Scottie Scheffler alla buca 17 del terzo giro del TOUR Championship giocato nel 2023 all’East Lake Golf Club (Foto di Kevin C. Cox / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)
Per diventare numero uno al mondo non si deve lasciare nulla al caso. Nemmeno la numerazione delle palline da golf. E se lo dice Scottie Scheffler c’è da crederci. Chiaramente il numero sopra la pallina non fa la differenza ma il dettaglio emerso qualche giorno fa la dice lunga sul personaggio.
Qualcuno forse ha perso il contatto con la realtà. Il golf è un sport portatore di principi e sono molti a dimenticarlo. Tra questi tale Aaron Carbo, dilettante 24enne, arrestato perché avrebbe preso a botte un marshall di 79 anni. L’aggressione su un campo in Florida. Il motivo del contendere? Semplice: ancora una volta il gioco lento, ossia pace of play. Un richiamo ha fatto perdere la testa al giovane.
Alla passione non si comanda. Quando scatta, anche il parcheggio di un anonimo circolo di golf può diventare l’alcova più eccitante del mondo. Una coppia di amanti nel parcheggio di un golf club californiano rischia grosso: se gli incontri clandestini dietro i bidoni della spazzatura dovessero continuare, la direzione pubblicherà il video delle loro performance sui sedili ribaltabili.
Fumo sui campi da golf (immagine realizzata dall’AI)
MALA EDUCACION 8 / I tre golfisti che hanno perso la testa in altrettanti giri al Valspar Championship hanno riportato a galla il mai sopito tema della maleducazione in campo. Adesso la nostra lettrice Rosa Carolina punta il dito contro un’abitudine dura a scomparire, quella di non rinunciare al fumo sui campi da golf.
Se ne sono viste di tutti i colori al Valspar Championship 2025. Alla gara del PGA Tour a Palm Harbor (Florida) più di un professionista ha perso il self control lasciandosi andare a gesti di rabbia che immancabilmente sono stati visti e rivisti in Rete.
McIlroy se ne va col cellulare di Luke Potter (foto da video)
Il The Player Championship entra nel vivo ma gli occhi del golf sono attirati da un fatto accaduto due giorni prima del primo tee shot a Ponte Vedra Beach. Protagonisti Rory McIlroy e tale Luke Potter, promettente giocatore di golf della University of Texas. L’episodio deve essere stato così seccante che il nordirlandese, dopo aver finito alla grande il primo giro, ha risposto così a chi gli chiedeva lumi sull’accaduto: “Sono molto contento di aver chiuso in 67 colpi”.
Una delle palline perforate dal golfista trapanatore
Lasciate ogni speranza di averne viste di tutti i colori voi che state leggendo questo post. Nel mondo del golf esiste anche il “golfista trapanatore”. Il curioso fenomeno è stato segnalato al Golf Borgo di Camuzzago, a Bellusco (Monza e Brianza) dove uno sconosciuto perfora le palline del campo pratica, per poi (forse) usarle ancora.
Immagine ottenuta grazie all’intelligenza artificiale
Un questionario recente realizzato negli Stati Uniti ha confermato che il lato spiacevole del nostro sport non conosce frontiere. Anche là ci sono golfisti a dir poco scorretti. Ma quanto è diffuso questo comportamento? Il magazine NationalClubGolfer lo ha chiesto ai suoi lettori e il risultato è sorprendente: sei su dieci affermano di conoscere qualcuno che imbroglia in campo. Scopriamo insieme le storie più incredibili di furbetti nel golf made in Usa.
Parte da Mauritius la dichiarazione di guerra ai furbetti del golf. La Mauritius Golf Federation ha deciso di adottare una misura drastica. E’ infatti scattato lo stop alla registrazione degli score in General Play per i golfisti che peggiorano il proprio handicap.
Il post sui volontari di Ryder Cup 2025 chiamati a pagare 350 dollari per fare i volontari fa discutere. Molti “difendono” la scelta degli organizzatori. Per me è una mostruosità. Intanto ho ricevuto questa mail da Giovanni, giocatore di golf e ex osservatore di golf. (s.l.)
ORLANDO Brandt Snedeker droppa sotto la supervisione di un referee del PGA Tour in una vecchia edizione dell’Arnold Palmer Invitational (Foto di Richard HEATHCOTE / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)
“Buongiorno Sauro, ho letto l’articolo su Golfando, dove si parla del fatto che i volontari, che vorranno prestare la loro opera e il loro tempo alla Ryder Cup 2025 negli USA, dovranno pagare ben 350 dollari.
Ti scrivo perché la cosa non mi sorprende affatto. E mi spiego.