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The Players, sprint di Chris Kirk
Nuovo cambio della guardia in vetta al Players Championship dove si è portato Chris Kirk con 206 colpi (70 68 68, -10), ma saranno almeno 25 i giocatori, raccolti nell’arco di quattro colpi, in corsa per il successo. 
Hanno sicuramente chances in più Kevin Kisner, Ben Martin e Bill Haas, secondi con 207 (-9), e il sestetto al quinto posto con 208 (-8) che comprende lo spagnolo Sergio Garcia, il canadese David Hearn, Justin Thomas, Scott Brown, Kevin Na e Jerry Kelly, gli ultimi due leaders a metà torneo. Continua a leggere
Kelly e Na in testa a The Players
Kevin Na (67 69) e Jerry Kelly (71 65) conducono con 136 (-8) colpi il Players Championship, torneo del PGA Tour in svolgimento sul percorso del TPC Sawgrass (par 72), a Ponte Vedra Beach in Florida. Inseguono a due colpi Rickie Fowler, Chris Kirk, David Hearn e Branden Grace (138, -6) e a tre Chris Stroud, Bill Haas, Zach Johnson, Troy Merritt, Ben Martin e Scott Brown (139, -5). La gara, che viene quasi equiparata a un major, ha un super montepremi di 10.000.000 di dollari con prima moneta di $ 1.800.000.
E’ rimasto sostanzialmente stabile Rory McIlroy, numero uno al mondo, da 11° a 13° con 140 (69 71, -4), stesso score di Jim Furyk e dell’inglese Ian Poulter, mentre Tiger Woods, 61° con 144 (73 71, par) è rimasto con l’ultimo punteggio utile, insieme a Dustin Johnson, nella lista dei 75 ammessi ai due turni finali.
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WGC Cadillac, McIlroy sempre più re
Se qualcuno avesse il benché minimo dubbio sul giocatore più forte del pianeta, Rory McIlroy lo ha spazzato via in California: il nordirlandese ha vinto il WGC Cadillac Match Play, battendo in finale Gary Woodland per 4/2 conquistando il secondo successo in una gara del WGC dopo quello nel Bridgestone Invitational (2014). L’inglese Danny Willett ha ottenuto il terzo posto superando nella finale di consolazione Jim Furyk (3/2). McIlroy ha ricevuto un assegno di 1.570.000 dollari su un montepremi di 9.250.000 dollari. A Woodland ne sono andati 930.000, a Willett 646.000 e a Furyk 520.000. Molinari, classificato al 34° posto, ne ha avuti 63.500.
La giornata di McIlroy è iniziata con la prosecuzione dell’incontro dei quarti contro l’inglese Paul Casey e il nordirlandese ha chiuso subito il conto con un birdie. Poi ha dato vita in semifinale a un match molto complicato con l’irriducibile Jim Furyk, che alla buca 15 è passato a condurre per 1 up. Il finale è stato pirotecnico. Alla 16ª birdie di entrambi, alla 17ª birdie di McIlroy per la parità e alla 18ª birdie di Furyk e straordinaria risposta del nordirlandese con putt di una ventina di metri per l’eagle e per l’1 up in proprio favore.
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WGC Cadillac, l’oscurità ferma McIlroy alla 21esima
Francesco Molinari bene al WGC Cadillac Battuto Adam Scott nel match play
Francesco Molinari parte col piede giusto e batte l’ex n.1 del mondo Adam Scott (5/4) nella prima giornata del WGC Cadillac Match Play, il secondo evento stagionale del World Golf Championships, al TPC Harding Park di San Francisco in California.
L’evento si svolge con una nuova formula: i 64 giocatori, praticamente quasi tutti i più forti del mondo (tra gli assenti Woods e Mickelson), sono stati divisi in 16 gruppi di quattro, con girone all’italiana. Al termine i 16 vincitori saranno ammessi agli ottavi in programma insieme ai quarti sabato 2 maggio, con semifinali e finali per primo e terzo posto domenica 3 maggio. Continua a leggere
Jordan Spieth, nuovo re di Augusta
Augusta #Themasters, per Spieth il giorno più lungo: può perdere solo lui
Probabilmente l’Augusta Masters avrebbe avuto il suo vincitore già dalla terza giornata, ma il doppio bogey alla buca 17 di Jordan Spieth (-16) quanto meno apre spiragli di vittoria per altri due giocatori, Justin Rose e Phil Mickelson. Saranno in tre a giocarsi l’Augusta Masters quando mancano 18 buche al termine.
Per quanto riguarda il ragazzino terribile, dominatore delle prime due giornate, il terzo giro è stato caratterizzato (come gli altri ) da un ottimo gioco e da tanti birdie, accompagnati però questa volta da tre bogey (ne aveva fatti soltanto due nelle precedenti 36 buche, battendo anche qualche record) e appunto il doppio bogey alla 17 che gli metterà pressione e lo costringerà a stare molto attento al ritorno di Justin Rose (-12) che aveva iniziato male con due bogey (1-5) per poi terminare con sette birdie di cui cinque nelle ultime 6 buche.
E Rory? E Tiger? Continua a leggere
The Masters, Jordan Spieth batte il record Da Crenshaw a Rory: facce da Augusta
Ha un nome solo il protagonista dei primi due giri dell’Augusta Masters: Jordan Spieth. Il 21enne del Texas ha battuto il record dello score più basso dopo due giornate: questo ragazzo ha chiuso 36 buche in 130 colpi totali (64 e 66), segnando un -14 nella classifica 2015 e un -1 sul precedente record (131, Raymond Floyd, quasi quarant’anni fa). Ipotecata la vittoria? Mai dire mai…
Ma la seconda giornata ha riservato parecchie emozioni mostrando il volto umano dei golfisti. Eccone qualcuna
The Masters, Spieth mette in fila tutti
È cominciata la 79esima edizione dell’Augusta Masters, uno dei quattro major dell’anno e l’unico che si disputa fin dalla sua prima edizione sullo stesso campo, il meraviglioso Augusta National Golf Club, dove gli sponsor “non possono entrare”, i caddie sono vestiti di bianco e ognuna delle 18 buche porta il nome di un fiore o una pianta.


