Ian Poulter e la sua sesta Ferrari, la 458 Speciale

Una giornata indimenticabile quella di ieri per Ian Poulter: l’istrionico campione inglese ha passato una manciata di ore a Maranello, nello stabilimento della Ferrari. Niente reparto corse per Ian bensì una gita tra i bolidi da strada del Cavallino. da sempre ferrarista dentro, il numero 26 del ranking mondiale non se n’è andato via con la foto ricordo e il modellino: si è fatto consegnare la sua vettura nuova di zecca, una Ferrari 458 Speciale Aperta. Continua a leggere



PGA – L’esercito della Sud Corea chiama, Bae Sang-moon risponde no

Tra una mazza da golf o un fucile da guerra cosa vorreste impugnare? La risposta sorge spontanea quasi per tutti, anche per Bae Sang-moon, giocatore professionista e sudcoreano di nascita. Ma guai a rispondere così se a formulare questa domanda è il ministero della Difesa di Seul che ha intimato al numero 84 del mondo di lasciare entro gennaio gli Stati Uniti e il PGA per completare i due anni di servizio militare obbligatorio in patria. Esatto: due anni della nostra vecchia naja, 24 mesi senza praticare o gareggiare sul circuito americano.

Bae Sang-moon

Bae Sang-moon impegnato in una gara in Nevada (foto Afp)

Agli occhi di un occidentale questa appare una follia, a prescindere se si debba lasciare il golf piuttosto che un qualsiasi posto di lavoro. Nella Corea del Sud non è così. Lo staff di Bae Sang-moon ha risposto che il prossimo weekend non lo passerà in una grigia caserma bensì nel verde dell’isola di Maui dove è in programma lo Hyundai Tournament of Champions. “Bae ha una green card regolare e la onorerà fino alla fine” dice il suo manager.

Una guerra sulla carta e senza fine – Formalmente la Sud Corea è ancora in guerra con la Corea del Nord dal 1953 e, per fronteggiare un eventuale conflitto bellico con Pyongyang tutti i cittadini maschi tra i 18 e 35 anni Continua a leggere



Golf e superstizione: Tiger uomo in rosso. Els mangia-palline, Nicklaus e le monete…

Non è vero ma ci credo: la superstizione non risparmia i golfisti dilettanti, figuriamoci i pro. Vi siete mai chiesti perché Tiger Woods chiuda qualsiasi quarto giorno di gara sfoggiando sempre una maglietta rossa? Esatto: per superstizione, come lui stesso ha candidamente confessato qualche tempo fa.  “L’ho sempre fatto dai tempi del college e dai primi giri in campo – ha detto Tiger – e ha funzionato. Perché cambiare?”. Appunto, perché cambiare vista che il color rosso-Tiger è passato alla storia come “Victory Red”, in virtù di 80 vittorie sul tour, 14 major e un centinaio di altri titoli nella bacheca di Woods.

Tiger Woods

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TIGER WOODS, CHIAMATELO "VICTORY RED" (Foto Afp)

Scaramanzia colorata anche per Paula Creamer, meglio conosciuta nel circuito come Pink Panther per il vezzo di giocare il giro finale vestita di rosa. “Amo il rosa” dice lei tentando di mascherare la superstizione. Oltre alla maglietta, Creamer gioca con palline e grip rosa.

Ernie Els e Davis Love III sono, a loro modo, più maniaci. Il sudafricano ha un rapporto speciale con ogni singola palla: la Continua a leggere



Augusta ammette la terza donna, Ginny Rometty E’ a.d. di Ibm, sponsor dell’Augusta Masters

Ginny Rometty, a.d. di Ibm finalmente ammesso ad Augusta International

Ginny Rometty, a.d. di Ibm, finalmente ammessa ad Augusta National

Cade un altra roccaforte del maschilismo a stelle e strisce: Augusta National, il club che organizza il Masters, ha ammesso una terza donna tra i suoi membri. Dopo Condoleezza Rice (ex segretario di Stato Usa) e Darla Moore (top manager), sul libro dei soci è stato registrato il nome di Ginny Rometty. Non una giocatrice qualsiasi ovviamente: Rometty da due anni è l’amministratore delegato di Ibm.

Una donna con le palle, tanto per non usare giri di parole. Con le palle e con un diritto praticamente acquisito ma riconosciuto solamente due giorni fa al 655 di Milledge Road, in Georgia. La sua “fabbrichetta” infatti è uno degli sponsor storici del Masters. Per questo tutti i suoi predecessori erano stati soci o quantomeno avevano presenziato a gara e/o premiazione.
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Dalla California la storia di Joey Ferrari: fa 10 anni in cella, esce e vince la prima gara

Il vincitore del NCGA Senior Valley Amateur Championship

Il vincitore del NCGA Senior Valley Amateur Championship

C’è un tempo per ogni cosa. C’è un tempo per espiare le proprio colpe e uno per ripartire vincendo una gara di golf. Per Joey Ferrari il primo è durato dieci lunghissimi anni, il secondo due fantastici giorni.

Dal 2003 all’ottobre 2013, il 58enne californiano è stato ospite coatto del carcere federale di Lompoc, Stato della California. La condanna per possesso e spaccio di stupefacenti gli ha precluso una vita normale da imprenditore, da uomo con moglie e tre figli (Joey 29 anni, Christina, 27 e Jovanna,21) e da giocatore dilettante di golf. Nell’aprile 2014, saldato il conto con la società, ha comprato sacca e mazze e lo scorso settembre è arrivata la prima gara e la prima vittoria al NCGA Senior Valley Amateur sul percorso “The Reserve” di Spanos Park, a Stockton dove oggi vive e gestisce un autolavaggio.

A raccontare la storia è Ron Kroichick dalle colonne del GlobalGolfPost. La storia di Joey Ferrari – cognome italiano ma nato nella Lodi a stelle e strisce – è quella di un imprenditore (tre pizzerie, un ristorante messicano e una fabbrica di giocattoli) che diventa prima consumatore di cocaina e metanfetamine e poi vende dosi per necessità.

Il passato da golfista – Ferrari era un “signor” dilettante, amateur per dirla in termini strettamente golfistici. Nel 1992, a 36 anni, è giocatore dell’anno dalla Northern California Golf Association. L’anno dopo disputa Continua a leggere



A Saturnia è tornato finalmente il sereno: dopo l’alluvione riaprono il resort e il golf

Terme di Saturnia Golf e Spa Resort

Dopo la tempesta torna il sereno, nel vero senso della parola: riapre oggi il Terme di Saturnia Golf & Spa Resort, una delle strutture più colpite dall’alluvione in Maremma. A due settimane dal disastro, il centro tornerà fieramente ad accogliere i primi ospiti nelle prossime ore.

Grazie al lavoro incessante di tutto lo staff e di amici, veri angeli del fango, riaprono l’albergo, i ristoranti, la Sorgente Termale, una parte delle Piscine Termali, la Spa (escluse le cure termali) e nove buche dello splendido campo.

In segno di solidarietà verso tutta la Maremma colpita dall’alluvione, il resort ha deciso di donare un euro per Continua a leggere



Scalare il Kilimangiaro per giocare a golf

Quando si dice la passione: quest’uomo ha scalato il Kilimangiaro per… tirare una pallina da golf. Normale no? Pagare cinquemila dollari, scarpinare per una settimana con lo sherpa in Tanzania e, una volta raggiunto il punto più alto dell’intera Africa, cosa fai? Ti metti il guantino, metti la tua pallina sul tee, ti addressi e via: spari nel vuoto una pallina a seimila metri d’altezza con aria rarefatta e un po’ di sole (almeno nel filmato in questione). Qualche colpo, una telecamera che riprenda per sempre il tiro e poi via per la discesa. Eppure quest”uomo l’ha fatto, segno che questo sport può diventare… Continua a leggere


A Roma il golf entra all’università

E’ stato inaugurato il Garden Golf University, campo pratica posto all’interno dei giardini dell’Orto Botanico dell’Università di Roma Tor Vergata. La struttura, dotata di un impianto d’illuminazione per allenarsi anche la sera, offre 70 postazioni, di cui 10 coperte, 9 buche di pitch and putt, putting green e Golf Academy. Il progetto del Garden Golf University è frutto della collaborazione dell’Università di Roma Tor Vergata – Dipartimento di Biologia – con il supporto della S.S.D. Amoroma e l’interazione con il Corso di Laurea in Scienze Motorie. Il Garden Golf University oltre a costituire un’interessante opportunità di avvicinamento al golf, darà… Continua a leggere


Ryder Cup, Europa tra sogno e scongiuri

E' qui la festa?

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Foto Afp

Il pomeriggio ha l’oro in bocca per Team Europe: come nel primo giorno, anche stavolta i padroni di casa a Gleneagles hanno ribaltato l’inerzia (pro Usa) del mattino. I detentori chiudono così il secondo giro con un perentorio 10-6 che sarebbe un’ipoteca sulla Ryder se non corrispondesse al vantaggio Usa di due anni fa a Medinah, poi ribaltato. Certo gli scongiuri non fanno mai male ma stavolta… I risultati – Nei fourball Justin Rose ed Henrik Stenson hanno ottenuto il terzo successo su altrettanti. Due invece i punti pieni dei rookies, Patrick Reed/Jordan Spieth, di gran lunga i migliori yankees… Continua a leggere