Una bella storia di sport. E di golf. E’ quella di Tommy Morrissey, un bambino statunitense nato senza il braccio destro. Tommy ha tre anni, chiama l’arto mancante Nemo (esatto, come il personaggio del film Disney) e gioca a golf quasi come se nulla fosse. Il quasi è per chi lo vede per la prima volta, per i genitori quell’avverbio è superfluo. La storia arriva direttamente da Fox Philadelpia ma sta inondando Rete e social.
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Al Pramerica del “Royal Park I Roveri” il titolo del miglior nuovo campo 2014
Il Pramerica Course del Royal Park I Roveri conferma la sua eccellenza: a soli 9 mesi dall’inaugurazione ufficiale, il 18 buche del club torinese viene eletto Miglior Nuovo Campo 2014 nella classifica stilata da tre riviste di settore: Continua a leggere
Golf da pazzi: una buca a forma di mela all’Apple Tree Resort
Le sorprese per chi gioca a golf non finiscono davvero mai: chiunque abbia preso l’handicap sarà passato dall’esaltazione per un ferro 7 a 140 metri alla rabbia per quello stesso ferro – tirato con stance-forza-velocità identiche – finito in un ostacolo d’acqua o contro la recinzione del campo pratica. Sorprendenti anche certi percorsi disegnati da visionari che abbondano di sempre troppi alberi tra la nostra pallina e la buca ! Ma quando su Twitter abbiamo visto questa foto il rilevatore di sorpresa è impazzito: nella vecchia America hanno realizzato una buca a forma di mela. Esatto: una mela è il fiore all’occhiello dell’Apple Tree Resort di Yakima, Stati Uniti. La buca richiama il marchio di una nota azienda ma si tratta di una sottile mossa di marketing, visto che l’intera vallata di Yakima (Stato di Washington) pare essere celebre per la coltivazione di mele. Ma vi vedreste all’opera su un’isola del genere? Un par tre con…
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Ecco l’unica buca su un’isola fluttuante e raggiungibile solo… via traghetto
Devi essere molto sicuro del tuo ferro se vuoi finire la buca numero 14 nello Stato dell’Idaho. Al Lake Coeur d’Alene Golf Resort infatti esiste l’unico green al mondo che galleggia: in confronto le ben temute isole che arricchiscono i nostri cercatori di palline usate sono roba da dilettanti. Qua si parla di una buca che viene spostata ogni volta a seconda della difficoltà della gara, comandata da un computer e difesa da cinque alberi e due bunker. Come dire: già potrebbe essere un’impresa avvicinarsi alla bandiera, se poi ci si mette anche un albero…
“La 14 è l’ultima frontiera del golf – ha detto Andy Mackimmie, responsabile tecnico del percorso – Arrivi sull’isola e sei un eroe. Altrimenti Continua a leggere
ANDAR PER GOLF / 2 – Nosy Be (Madagascar)
Seconda puntata della rubrica Andar per Golf: dopo la Svizzera si cambia continente, si va in Africa, precisamente sull’isola di Nosy Be, in Madagascar. Chiunque volesse puo contattarci via email oppure attraverso Twitter (@golftgcom)
La segnalazione a Golfando arriva direttamente dal promoter “Nosy Sport” che propone un viaggio nell’isola in occasione del torneo internazionale organizzato per il 23 Novembre presso il Pearls International Golf Course di Nosy Be. Sul sito della struttura si parla di un 18 buche par 72 per 6100 metri: “è un campo ondulato che si stende morbidamente e scenograficamente – racconta la pagina Web – sulle colline di Nosy Be tra alberi di mango e banani e che ha come sfondo una superba vista sul canale del Mozambico e sulle isole attorno”. Green fee da 25 euro per nove buche, 35 per le 18.
Alla gara internazionale garantiscono gli organizzatori, Continua a leggere
ANDAR PER GOLF – The Chedi Andermatt
Inauguriamo oggi una nuova rubrica del blog dedicata alle segnalazioni di strutture ad hoc o di iniziative speciali per il golf. Chiunque volesse puo contattarci via email oppure attraverso Twitter (@golftgcom)
Per il debutto abbiamo scelto una struttura praticamente nuova nel cuore della Svizzera ma a sole due ore di auto da Milano. Si chiama The Chedi Andermatt ed è un 5 stelle deluxe del gruppo GHM Hotels: il campo a 18 buche fino al 2016 è riservato esclusivamente agli ospiti di The Chedi Andermatt e delle strutture ricettive storiche disponibili nell’antico borgo alpino del Canton Uri. Non solo: in vigore la nuova promozione Unlimited Golf che prevede fino a settembre green fee complimentary illimitate per chiunque soggiorni a The Chedi Andermatt
Secondo gli addetti ai lavori questo diventerà un must Continua a leggere
Erik Compton, miracolo vivente: secondo agli US Open dopo 2 trapianti di cuore
“A walking miracle”. Un miracolo vivente. I media Usa rilanciano così in prima pagina la storia di Erik Compton. L’uomo due volte trapiantato di cuore è arrivato secondo agli Us Open 2014 dietro a Kaymer. Compton, 34 anni e cento tornei da pro, a Pinehurst ha girato in 72 68 67 72 (il trionfatore ha chiuso in 65 65 72 69). Si tratta del miglior piazzamento nella sua carriera. Una specie di american dream riadattato tra fairway e corsie di ospedale ma che ha fatto impazzire gli States. Continua a leggere
Jason Millard, la sua onestà diventa notizia “Ho forse fatto un’infrazione”: addio US Open
Così onesto da non sembrare vero. Così lontano dall’inesistente cultura sportiva italiana che noi – sforzandoci – la liquideremmo frettolosamente come una “storia da libro Cuore”. La storia è quella di Jason Millard, 24enne dilettante nato e cresciuto nel Tennessee. La notizia è che questo sconosciuto golfista ha rinunciato alla qualificazione già nero su bianco per gli US Open 2014. In tv ha detto di “aver forse commesso un’infrazione nel playoff “ a Memphis. Siccome da quelle parti le regole si rispettano, Millard è stato subito squalificato: al suo posto il secondo classificato. Jason è un marziano? Forse. Una brava persona? Senza dubbio.
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