I migliori campi da golf Usa (e quelli italiani)

Golfisti di tutto il mondo preparatevi: con un semplice clic potrete scoprire i campi più belli in ogni continente. Il tripadvisor di green e dintorni è stato messo in Rete da GolfDigest.com, il Mereghetti di questo sport. “Best golf courses in 206 countries” è il titolo del link che suddivide i campi in ordine alfabetico e suddivisi per continente e nazione. Immancabile la sezione dedicata all’Italia: sono dieci i campi eletti sui 280 presenti nel nostro Paese.
GOLF-EPGA-WENTWORTH

Ecco la classifica stilata da Golfdigest.com:
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Malaysia, 12enne fa un’hole-in-one e vince un Suv

Tutte le hole-in-one sono indimenticabili ma quella di Jakkarin è più indimenticabile delle altre. La citazione è d’obbligo vista l’unicità dell’evento accaduto in Malaysia, al Palm Resort Golf & Country Club, a Johor. Jakkarin Jitmaneekan, 12 anni, ha realizzato una buca in uno in un par 3 e, come nelle gare dei professionisti, ha vinto un’auto.

Per l’esattezza un Suv, un Great Wall Haval M4 automatico.

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Trump a Obama: “Giochi a golf più di Tiger” E il presidente imbuca da 12 metri

Donald Trump attacca, Barack Obama imbuca. La politica americana passa anche da un campo da golf di questi tempi dove per un pugno di voti repubblicani (e il sogno di una candidatura alla Casa Bianca) Trump non perde occasione per alzare i toni e farsi notare. 

Trump a Obama

Barack Obama alla buca 18 del Mid-Pacific Country Club

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#PrayForParis è anche nel golf a Shanghai Al BMW Masters la prima vittoria di Broberg

Il francese Julien Quisne nel minuto di silenzio – #prayforparis

L’eco degli attentati di Parigi è arrivata anche al Lake Malaren GC dove si giocava l’ultimo giro del BMW Masters, terza di quattro gare delle Final Four dell’European Tour. Sul campo di Shanghai, i giocatori hanno osservato un minuto di silenzio in omaggio alle vittime dell’attacco a Parigi. Momento sentito e toccante con i 78 pro ancora in gara, i rispettivi caddies e il pubblico intero immobili in piedi e in silenzio. Moltissimi giocatori hanno indossato un nastrino nero sul cappellino, qualcuno (come il francese Benjamin Hebert) vi ha scritto sopra anche “Pray for Paris”. Reed e Broberg hanno portato un vessillo con un simbolo della pace.

Patrick Reed e Kristoffer Broberg - #prayforparis

Patrick Reed e Kristoffer Broberg – #prayforparis

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Recupera palline da golf in fondo ai laghi: Glenn Berger “guadagna 15 mln di dollari”

Se arrivando in fondo a questo articolo vi sorgesse il dubbio di aver sbagliato tutto nella vita, sappiatelo: non siete i soli. Chi gioca a golf o chi continua a snobbarlo si segni questo nome: Glenn Berger. Non si tratta di un professionista o di un potenziale campione. Glenn Berger è un sub poco più che 40enne della Florida che di mestiere raccoglie le palline finite nei laghetti o negli ostacoli d’acqua di una quarantina di campi da golf dello Stato. Quindi le lava, a volta le lucida e le rivende. Eccome se la rivende: negli Stati Uniti più di un sito specializzato sostiene che in 15 anni di onorata carriera ha incassato 15 milioni di dollari. Lui frena e parla di esagerazioni giornalistiche.

Glenn Berger

Glenn Berger intervistato e immortalato in un servizio di “Diver Magazine”

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Golf e veleni, l’ex caddie di Tiger Woods: “Mi ha trattato da schiavo”

Come ogni sport che si rispetti anche il golf ha i suoi veleni. Ogni tanto qualcuno tracima dalle cronache sportive a quelle della redazione Esteri. L’importante è mirare in alto e colpire bene. Nel golf mirare in alto e colpire significa colpire Tiger Woods, nonostante l’ormai quasi 40enne di Cypress sia precipitato al 362esimo posto del ranking mondiale. Woods non vince una gara da oltre due anni. 

Tiger Woods

Tiger Woods e il suo storico caddie Steve Williams (Afp)

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Queenstown, ecco il par 3 più alto del mondo: si imbuca a 1371 mt in Nuova Zelanda

Un par 3 davvero over the top quello di queste immagini che arrivano dall’altra parte del mondo, vale a dire Queenstown. Ad essere precisi si tratta del cocuzzolo di una montagna con vista sul lago Wakatipu che sta attorno alla città del sud della Nuova Zelanda dove un tour operator ha realizzato il par tre più alto del mondo. Il green è infatti a 1371 metri d’altezza, senza fuori limite ma con altissima percentuale di palla ingiocabile. Più in alto le diverse aree di partenza: quella per i pro (1500 metri circa), per gli uomini (1460), e per le donne (1450). Online il leaderboard: a marcare un bel birdie per ora solo due giocatori, l’indigeno Deidre McAlpine e l’irlandese Morgan Crowe.

Il par 3 più alto del mondo

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FOTO ©Over The Top Golf/IBERPRESS

Chiunque voglia misurarsi con questa sfida tenga ben presente che al tee di partenza e al green ci si arriva solo in elicottero e che durante l’address l’elicottero non si ferma ma si sposta.  Niente palline griffate o da campo pratica): si gioca solo con Srixon ecologiche, capaci di autodistruggersi nel tempo senza inquinare lago o roccia. Continua a leggere



Bae Sang-moon lascia il PGA Tour: lo aspettano due anni di naja obbligatoria in SudCorea

Quando l’esercito della SudCorea chiama nessuno può dire di no. Nemmeno se si tratta di un giocatore professionista del PGA residente da anni negli Stati Uniti. Bae Sang-moon ha perso il ricorso in tribunale e sta per tornare in patria per svolgere due anni di servizio militare obbligatorio come qualsiasi sudcoreano tra i 18 e i 35 anni. Due anni sono tanti per un professionista: Bae Sang-moon rischia la carriera per adempiere a un obbligo di legge del suo Paese natale (che non è più il Paese dove vive).  Il giocatore aveva chiesto l’esonero a Seul proprio perché lavoratore all’estero con regolare visto di soggiorno per tre anni. Invece no: il tribunale ha sentenziato l’obbligo di servire la Patria e Bae Sang-moon appendera per due anni la sacca al chiodo. Niente scarpette chiodate bensì una mimetica per il sudcoreano che ha vinto due titoli su PGA.

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Al Pevero anche Edwin Moses e Justin Rose

Ancora un’estate all’insegna del golf e dell’impegno quella aperta nei giorni scorsi in Sardegna, al Pevero Golf Club. Sull’isola è andato in scena – fortemente voluto dalla Qatar Holding –  il Costa Smeralda Invitational.

Per raccogliere fondi per “Autism Rocks” e “Unicef”, diciotto team da quattro giocatori, tutti guidati da una star proveniente da ogni parte del globo, si sono sfidate sul percorso del Pevero con un ospite di livello mondiale, Justin Rose. Ma non solo: accanto a lui anche Edwin Moses, indimenticata stella dell’atletica.

Edwin_Moses_Pevero

Edwin Moses

L’inglese, praticamente fisso nella top ten del world ranking, ha dato dimostrazione della sua classe facendo una sessione di gioco corto sulla 9 e, dopo aver impartito la prima lezione di golf della carriera ad Andres Iniesta, grande giocatore del Barcellona, si è messo a disposizione sulla 10 regalando qualche consiglio di tecnica a tutti. Continua a leggere



L’Una Golf Cavaglià (Biella) si rinnova e raddoppia

Costantino Rocca a Cavaglia

Costantino Rocca a Cavaglia

Si rinnova l’Una Golf Hotel Cavaglià di Biella che, nei giorni scorsi, ha presentato il suo nuovo percorso passato da 9 a 18 buche , divenendo così il secondo percorso di tali dimensioni nella provincia di Biella. Il nuovo campo , progettato dall’architetto Giorgio Ferraris che , con il suo par 68 per un totale di 4.600 metri , si presenta come tecnicamente sfidante e al tempo stesso divertente per gli appassionati del settore , è stato lo scenario di una gara Pro Am di alto livello. In campo tra gli altri 40 professionisti, tra cui Costantino Rocca, Donato Di… Continua a leggere