Arriva dalla politica una nuova proposta per fondere golf e turismo, business e posti di lavoro in una zona del nostro Paese dove trovare un’occupazione è particolarmente difficile. L’iniziativa si chiama Calabria Golf Destination ed è firmata dall’onorevole regionale Orlandino Greco (Italia del Meridione). L’idea è di trasformare la regione in un polo golfistico a livello internazionale richiamando giocatori da tutta Europa e offrire loro mare, montagna e molto altro non per tre mesi estivi ma per l’intero anno.
La proposta di legge (la numero 71 – “Misure per promuovere il turismo sportivo mediante la diffusione del gioco del golf e la realizzazione di impianti golfistici” del 10 settembre 2015) è stata depositata e ora al vaglio della commissione regionale competente. Questo il link per il testo completo.
La parola d’ordine è usare il golf per destagionalizzare il turismo calabrese, mostrare ai giocatori e accompagnatori “le eccellenze e le tipicità della terra di Calabria” in ambito storico-artistico, culturale ed eno-gastronomico (senza dimenticare la bellezza naturale di questa terra).
In concreto si punta a costruire nuovi campi in tutta la Calabria da 18 o 36 buche da realizzare in prossimità di località ad alta attrattiva turistica. L’investimento previsto per la Regione sarà di 50 milioni di euro.
Nel dettaglio, si tratta di due campi da 36 buche a Lamezia, un 36 a Gizzeria, altri da 18 a Simeri, Castrolibero-Mendicino, Le Castella, Sibari, Strongoli (potenzialmente un 36). E per finire ben tre campi da 18 buche sulla Foce del Neto.
Già effettuato un primo studio di massima: gli estensori del piano garantiscono il rispetto delle nuove disposizioni in termini ambientali e dei parametri proposti da quello che si chiama “Bio Golf”.
La proposta di legge di Greco mira inoltre al recupero di intere aree dismesse, alla riqualifica di altre e alla valorizzazione di antichi borghi. In parallelo servono strutture ricettive adeguate, come resort e infrastrutture.
Il resto potrebbe essere materia di calcolatrice visto che chi viaggia per giocare a golf spende in media quattro volte di più di un turista qualsiasi. La ricaduta interesserebbe l’indotto grazie all’interesse dei media, degli sponsor e dei marchi internazionali.
Per Greco quella di “Calabria Golf Destination” è “una sfida ambiziosa ma sono presenti tutti i presupposti per una collaborazione pubblico/privato che consenta la realizzazione delle strutture golfistiche e di quelle ricettive. La Regione, attraverso i fondi della programmazione europea, ha già avviato le procedure per lo studio di fattibilità e molti sono gli investitori internazionali che hanno richiesto informazioni sulla proposta”.
Ad oggi in Calabria ci sono cinque campi da golf: il Feudo Montalto (Limbadi, Vv), Ortì (Rc), San Michele (Cetraro, Cs), Sant’Andrea (Cz) e Tauriana (Palmi, Rc).
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