
L’ennesimo anno di grazia di Rory McIlroy si è chiuso quasi in maniera perfetta. Il nordirlandese ha perso al playoff a Dubai il World Tour Championship, ma ha conquistato per la settima volta (la quarta di fila) la Race to Dubai, ossia l’ordine di merito del tour europeo. La gara è andata a Matt Fitzpatrick.
Nel 2025 ha così eguagliato Severiano Ballesteros e ridotto a una sola lunghezza la distanza dal recordman di Race to Dubai, ossia Colin Montgomerie.
“Non sono mai arrivato così lontano neanche nei miei sogni. Quindi è fantastico”, ha detto McIlroy, che ha rivelato di aver parlato con la moglie di Ballesteros, Carmen, prima del giro di domenica. “Colin ora sembra davvero a portata di mano – ha aggiunto, riferendosi al record di Montgomerie –. Mi piacerebbe essere il giocatore europeo con più ordini di merito e titoli stagionali. Ho ancora qualche buon anno davanti e spero di raggiungerlo e superarlo”.
Il 2025 si chiude con la vittoria nel Masters, la conquista del Career Grand Slam, il Players Championship, l’Irish Open e il trionfo in Ryder Cup. E’ un anno così grande che gli hanno intitolato anche un nuovo premio, il Rory McIlroy Award.
Matt Fitzpatrick non sbaglia il playoff

Tutte le grandi vittorie individuali di McIlroy sono arrivate ai playoff, ma stavolta non è andata così. Dopo aver imbucato un eagle alla 18, nello spareggio con il compagno di Ryder Cup Matt Fitzpatrick ha marcato un bogey. Fitzpatrick ha messo un chip corto e imbucato il putt per il par, vincendo di nuovo al Jumeirah Golf Estates dopo i due precedenti successi (2016 e 2020).
Per l’inglese si tratta del ritorno al successo dopo due anni di astinenza.
Fitzpatrick, campione US Open 2022, aveva iniziato la stagione in sordina. E’ cresciuto in estate, entrando nella squadra di Ryder Cup grazie ai piazzamenti tra i primi dieci al British Masters in agosto, all’European Masters e al BMW PGA Championship in settembre.
Per Team Europe ha ottenuto 2,5 punti nelle sue quattro partite a Bethpage Black.
“Ribaltare così la stagione in estate e giocare la Ryder Cup che ho giocato… è difficile chiedere di meglio – ha detto Fitzpatrick. – Ma per come ho giocato oggi, non credo di aver sbagliato un colpo. Sono molto orgoglioso di me stesso e del lavoro di tutti quelli che mi supportano dietro le quinte. È una sensazione incredibile”.
Le carte per il PGA Tour
Deluso ma non troppo Marco Penge non è riuscito a superare McIlroy nella Race to Dubai ma ha comunque chiuso con il sorriso dopo un 67. Ha completato un anno di svolta che gli ha permesso di ottenere una delle carte del PGA Tour assegnate ai primi dieci giocatori della Race non già esentati.
Gli altri nove giocatori sono stati Laurie Canter, Kristoffer Reitan, Adrien Saddier, Alex Noren, John Parry, Li Haotong, Keita Nakajima, Jordan Smith e Rasmus Neergaard-Petersen. Saranno membri di entrambi i tour.
Quest’anno non c’erano italiani in gara a Dubai. L’unico connazionale ad aver vinto la Race to Dubai è stato Francesco Molinari.
