
Missione compiuta per Gregorio De Leo: l’azzurro conquista per il secondo anno consecutivo la carta per il DP World Tour 2026, chiudendo ottavo al Final Stage della Qualifying School disputata all’Infinitum Golf di Tarragona (Spagna).
Dopo sei giri da protagonista (67 66 69 71 68 67, -20), il 24enne piemontese ha centrato una delle venti “carte” categoria 18, che garantiscono pieno accesso al massimo circuito europeo.
Una bella rivincita per De Leo, che in questa stagione si era fermato al 130esimo posto nella Race to Dubai. Un piazzamento troppo lontano dai 115 che mantenevano la categoria. Ora l’italiano potrà riprovare a giocarsi le sue carte sul tour continentale. Nell’ultimo round ha chiuso con un 67 senza bogey, confermando solidità e maturità da top player.
Gli altri italiani
In Spagna erano in gara altri tre italiani. Lorenzo Scalise ha chiuso 29esimo a -15, Jacopo Vecchi Fossa 49esimo a -10 e Matteo Cristoni 60esimo a -6. Tutti e tre hanno ottenuto la “carta” per l’HotelPlanner Tour 2026 (l’ex Challenge Tour), ma con prospettive differenti: Scalise e Vecchi Fossa avevano già assicurato la categoria grazie ai risultati stagionali, mentre per Cristoni si tratta di un piccolo capolavoro, costruito passo dopo passo dalla vittoria allo Stage 1 in Austria fino alla qualificazione nello Stage 2 ad Almeria.
Tanti big restano fuori

Il torneo è stato dominato dal sudafricano Zander Lombard, autore di un impressionante -37 (391 colpi) e di un ultimo giro da 63 (-8). Alle sue spalle, staccati di ben 13 colpi, Aaron Cockerill, Shubhankar Sharma e Connor McKinney (-24).
Ma a far rumore, più dei numeri, sono i nomi dei grandi esclusi: restano fuori dal DP World Tour veterani come Gonzalo Fernandez Castaño (sette titoli, due Open d’Italia), Julien Quesne, Gregory Bourdy, Alexander Levy, Lucas Bjerregaard, Marc Warren, Chris Wood, Oliver Wilson, Yannik Paul, Fabrizio Zanotti, Justin Harding e George Coetzee.
Un vero e proprio cambio di generazione per il golf europeo.