Alex Noren, vice-capitano di Ryder Cup, batte tutti i giocatori… di Ryder Cup 2025

LO SVEDESE VINCE ANCORA IL “BMW PGA CHAMPIONSHIP” A WENTWORTH

VIRGINIA WATE, Alex Noren dopo la vittoria al BMW PGA Championship (Foto di Warren Little/Getty Images)
VIRGINIA WATE, Alex Noren dopo la vittoria al BMW PGA Championship (Foto di Warren Little/Getty Images)

Quello visto a Wentworth lo scorso fine settimana è quasi “un golf al contrario”. Alex Noren, vice-capitano di Ryder Cup 2025, ha battuto infatti tutto il Team Europe in campo al BMW PGA Championship. Alex Noren ha superato il francese Adrian Saddier al playoff, conquistando il titolo per la seconda volta in carriera. Lo svedese oggi è diciottesimo nel ranking mondiale, molto più in alto di diversi giocatori di Team Europe.

Alex Noren, niente Ryder Cup 2025 ma titolo a Wentworth

Quest’anno lo svedese ha tentato il tutto per tutto per tornare a giocare una Ryder Cup dopo l’ultima apparizione, a Parigi 2018. Uno strappo al bicipite femorale ne ha però condizionato pesantemente gran parte di stagione. Il 43enne ha ingranato la marcia solo al 3M Open (chiuso in settima posizione), poi è volato sul podio al Wyndham Championship (terzo) e quindi alla vittoria al British Masters al Belfry lo scorso mese. Il successo allo svedese mancava da ben sette anni.

Nonostante tutto Luke Donald l’ha chiamato non come giocatore bensì come componente del suo staff.

Lo svedese: “Nessun rimpianto”

Al BMW PGA Championship  con in campo 11 dei 12 membri del Team Europe ci si aspettava spettacolo da Rory McIlroy, Jon Rahm, Ludvig Åberg e gli altri big. Invece, a brillare è stato proprio Noren, conquistando la dodicesima vittoria in carriera sul DP World Tour. Lo svedese ha chiuso la 71ª edizione dell’evento inglese con 269 colpi (67 68 66 68, -19).

A due settimane dalla Ryder Cup 2025 a Bethpage Black, il 43enne di Stoccolma non riapre il capitolo sulla sua mancata convocazione. Sarebbe un boomerang. In conferenza stampa ha ammesso per primo di non aver meritato la chiamata. “Donald ha fatto bene a scegliere Shane Lowry, Viktor Hovland, Åberg, Rahm e Matt Fitzpatrick. Abbiamo una grande squadra ed è giusto che siano quei dodici a giocare. Ho mostrato un buon livello solo nel finale di stagione, ma nel momento sbagliato. All’inizio non avevo la forma necessaria e a metà ho avuto troppi risultati negativi. Negli ultimi sei tornei invece ho giocato molto meglio”.

Alla domanda se porterà i ferri a Bethpage Black “nel caso servissero”, Noren ha sorriso indossando subito il cappello da vicecapitano: i suoi bastoni dovranno aspettare almeno fino al 2027 per tornare in Ryder Cup. “Li porto con me, ma solo per riportarli in Florida” ha aggiunto al termine della presenza numero 307 sul Tour . “Gli altri hanno giocato meglio di me per tutta la stagione. I miei risultati sono arrivati tardi. Penso che i ragazzi della squadra saranno fantastici”.

Oggi il Team Europe vola a Bethpage per un sopralluogo. Poi qualche giorno di pausa prima di tornare a Long Island per l’evento che monopolizza il golf mondiale.
 

Team Europe in campo al BMW PGA Championship

Al BMW PGA Championship Tyrrell Hatton e Viktor Hovland avevano chance di insidiare Noren, ma non sono riusciti a spingere: Hatton ha chiuso con un -2 (70), Hovland con un -3 (69). Entrambi hanno terminato al quinto posto a -15 insieme a Fitzpatrick, quattro colpi dietro Noren e Saddier. McIlroy ha trovato un gran finale: 65 colpi (-7) con cinque birdie e due eagle (20esimo come Aberg)

Rahm ha chiuso con un 66 (-6) in 13esima posizione.  Più indietro, Tommy Fleetwood e Shane Lowry hanno chiuso al 46esimo posto, Justin Rose al 61esimo. Robert MacIntyre e Hojgaard non hanno superato il taglio. Unico non in campo l’austriaco Sepp Straka.

L’Europa comunque parte dunque con entusiasmo e qualche incognita: a Bethpage Black servirà il miglior Team Europe per fermare gli Stati Uniti.

Gli italiani in campo: bene Migliozzi e Laporta

Guido Migliozzi (71 70 66 70) e Francesco Laporta (68 71 68 70) hanno perso dodici posizioni nel giro conclusivo. Il primo ha segnato cinque birdie e tre bogey mentre il pugliese tre birdie e un bogey. Rimane la buona prova complessiva dei due che ha permesso a Laporta di salire dal 60° al 57° posto nella Race To Dubai e a Migliozzi dal 104° all’88°.

Sono usciti nel secondo taglio, dopo 54 buche, Andrea Pavan, 85esimo e nel primo a metà torneo Matteo Manassero, 87° e Francesco Molinari, 123°.