Il putt alla buca 18 ha mandato in estasi la folla: ecco il video

“Pensavo sarebbe stato un bel ritorno a casa, ovviamente con la Green Jacket addosso e tutto il resto, ma è stato qualcosa di incredibile, oltre ogni aspettativa. Sono felicissimo di aver giocato così davanti a loro e di aver conquistato la vittoria”. Con queste parole al K Club di Straffan, Rory McIlroy ripercorre i quattro giorni che lo hanno riportato a vincere l’Amgen Irish Open.
Il trionfo (perché di questo si tratta) è arrivato grazie a un eagle da otto metri alla 18 e al successivo playoff mozzafiato con Joakim Lagergren .
Il colpo da campione: eagle alla 72ª buca
Il cinque volte campione Major, che ad aprile aveva conquistato il Masters completando il career grand slam, è tornato a vincere in Europa e ha mostrato ancora una volta la sua classe. Alla 72esima buca ha imbucato un putt da oltre otto metri per un eagle, chiudendo a -17 e affiancando Lagergren in vetta. È stato il colpo che ha fatto esplodere la folla e ha aperto la strada al playoff.
Alla prima buca supplementare entrambi hanno sfiorato ancora l’eagle, accontentandosi del birdie. Alla seconda, McIlroy ha rischiato l’acqua con l’approccio, ma ha salvato ancora il birdie. Decisiva la terza: Lagergren è finito in ostacolo d’acqua e Rory, con due putt, ha chiuso la pratica, replicando il successo già ottenuto nello stesso torneo e sullo stesso percorso nel 2016.
Lagergren e gli spagnoli protagonisti
Lo svedese si è dovuto accontentare del secondo posto dopo un eccellente giro in 66 colpi. Terzo posto condiviso per Rafa Cabrera Bello e Angel Hidalgo a -15, con lo spagnolo autore di una straordinaria hole-in-one alla 3 (par 3). Due colpi più indietro, al quinto posto, il giovane Angel Ayora insieme al francese Adrian Saddier. IL vincitore dell’Open d’Italia 2025 era leader dopo il moving day.
La partenza lenta e la rimonta di Rory
McIlroy era partito con un bogey alla prima buca, il primo dopo 38 buche giocate senza errori. Ma ha subito reagito con un birdie da oltre 11 metri alla 2 e un par salvato in extremis alla 3. Poi il birdie alla 4, un putt da 13 metri alla 5 e un altro birdie alla 9 lo hanno riportato in lotta, a -14, in un gruppetto di cinque giocatori in vetta al giro di boa.
Nel finale, quando Lagergren ha piazzato un eagle spettacolare alla 16 e sembrava avviato al successo, Rory ha trovato ancora una volta la forza e il colpo del campione: l’eagle alla 18 che ha riaperto i giochi, regalando al pubblico la volata che sognava.
Rory McIlroy: “Un anno indimenticabile”
Per McIlroy, quello del 2025 è già un anno da ricordare: “Fare ciò che ho fatto a inizio stagione e poi vincere anche l’Open in Nord Irlanda significa che, a prescindere da come andrà il resto, questo sarà uno degli anni più belli della mia carriera. Amo tornare a casa, amo giocare davanti a questa atmosfera: momenti così te li porti dietro per sempre”.
Ora il nordirlandese – al ventesimo successo in carriera sul DP World Tour – guarda avanti: la prossima settimana sarà al BMW PGA Championship di Wentworth, prima della Ryder Cup 2025, dove vuole arrivare al top della forma: “Sono felice del mio gioco, mi sento bene e sono entusiasta di ciò che verrà”.
Lowry e la solidarietà
Tra gli ambassador Amgen, Shane Lowry è stato l’unico a superare il taglio. Con tre birdie nel 71 finale ha garantito altri 1.500 euro al progetto benefico Make a Wish Ireland. Complessivamente, grazie alla campagna Birdies for Wishes, l’Irish Open ha raccolto oltre 10.500 euro per l’associazione, frutto dei birdie e degli eagle realizzati alla 18.