Open d’Italia 2025, Argentario capitale del golf

Una veduta dall’alto dell’Argentario Golf Club

A cent’anni dalla sua prima edizione l’Open d’Italia di golf arriva all’anno zero. Quella che scatta giovedì mattina all’Argentario Golf Club di Porto Ercole (Grosseto) è una competizione senza favoriti e senza top player. E’ la prima dopo Chimenti e con la Ryder Cup del Marco Simone definitivamente alle spalle. L’augurio è che sia un Open d’Italia 2025 di golf bello e avvincente. E magari finire a tinte azzurre.

La legione straniera all’Open d’Italia 2025

A contendersi trofeo, due posti per The Open e montepremi di tre milioni di dollari sono golfisti di stanza nei quartieri alti della Race to Dubai, l’ordine di merito del DP World Tour, secondo circuito mondiale (o terzo, a seconda dei punti di vista). Stando alle anticipazioni i più quotati rispondono ai nomi di John Parry (inglese, quarto nella Race, numero 109 del ranking mondiale), Kristoffer Reitan (norvegese, sesto e numero 99), Daniel Hillier (neozelandese, ottavo, n.173), Martin Couvra (francese, nono, n.142) e Shaun Norris (sudafricano, decimo, n. 92).

Completano la legione straniera quindici golfisti che hanno vinto nel 2025 almeno una tappa del DP World Tour e cinque past winner (il campione uscente Marcel Siem, Ross McGowan, Bernd Wiesberger, Rikard Karlberg e Gonzalo Fernandez-Castano).  

Il made in Italy

Renato Paratore

Sono nove anni che nessun golfista made in Italy alza la coppa. Dopo Francesco Molinari al Milano gli azzurri hanno faticato per mettersi in mostra.  Il dopo Chicco potrebbe essere Guido Migliozzi oppure suo fratello Dodo. E perché dire di no a uno tra Francesco Laporta, Gregorio De Leo, Renato Paratore, Andrea Pavan o Filippo Celli?

L’Argentario Golf Club ospita il primo Open d’Italia dopo la scomparsa del presidente di Federgolf Franco Chimenti. In suo nome verrà premiato il miglior giovane classificato (nato dal primo gennaio 2000 in poi) dell’Open d’Italia. Per lui un premio di 25mila euro e un trofeo. Si tratta di un’opera d’arte realizzata dall’artista Pietro Ruffo: l’iniziativa arriva dalla Fondazione Franco Chimenti.

Da sinistra: Massimo De Luca, Alessandro Giacomini (Infront), Cristiano Cerchiai (Federgolf), Leonardo Marras (Assessore regionale al Turismo) e Eugenio Giani (Presidente Regione Toscana)
Da sinistra: Massimo De Luca, Alessandro Giacomini (Infront), Cristiano Cerchiai (Federgolf), Leonardo Marras (Assessore regionale al Turismo) e Eugenio Giani (Presidente Regione Toscana)

In Toscana primo Open sotto per Cristiano Cerchiai, nuovo presidente della Federazione Italiana Golf. “Sono passati cento anni dalla prima edizione dell’Open d’Italia – ha detto – e quello dell’Argentario sarà un appuntamento storico. Sarà un importante volano non solo per il turismo ma per l’economia locale. Mi aspetto un grande torneo e una bella partecipazione di pubblico in una regione che rappresenta un’eccellenza a livello mondiale”.

Da Stresa in cravatta…

Francesco Pasquali

Come detto il primo Open d’Italia di golf si giocò cent’anni fa. Campo di gara l’Alpino Golf Club di Stresa. In Piemonte, in giacca e cravatta, si sfidarono Francesco Pasquali, William H. Jolly e Luigi Prette. Partecipò anche un dilettante, pur non risultando sui verbali; Peter Gannon, progettista del campo. A imporsi fu Pasquali, primo italiano a iscrivere il proprio nome e cognome nell’albo d’oro. Pasquali, al contrario dei suoi avversari, costretti a levarsi la giacca per stare più comodi, decise perfino di abbottonarla.

…all’Argentario… in Claret Jug

Al Monte Argentario si comincia mercoledì con la Rolex Pro-Am (25 team in formula “tour scramble”). Da giovedì nel villaggio commerciale, a disposizione per foto e selfie, anche la celebre Claret Jug, storica brocca d’argento realizzata nel 1872, tra i riconoscimenti più ambiti da ogni campione di golf. Si tratta del trofeo che potrebbero vincere i due golfisti che dalla Toscana si qualificheranno per The Open.

Anche quest’anno i maestri della PGAI saranno a disposizione per far provare il golf. Come al solito, l’ingresso all’Open d’Italia è libero ma è necessaria la prenotazione cliccando qua.