US Open 2025, le stelle stanno a guardare

OAKMONT, PENNSYLVANIA Sam Burns (Foto di Patrick Smith / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

La maledizione dello US Open ha colpito ancora. Ad Oakmont weekend libero per gente del calibro di DeChambeau, Rose, Aberg, Lowry, Niemann, Johnson, Thomas e Mickelson. Nessuno di loro infatti ha passato il taglio (addirittura +7) allo US Open 2025. McIlroy ci è riuscito solo alla 18. Leader per ora Sam Burns.

Solo tre giocatori sotto par

Oakmont conferma così la tradizione che vuole questa gara come la più difficile dell’anno. Basti pensare che sono solamente tre i professionisti ancora sotto par. Uno di questi è Sam Burns, in vetta (-3 totale) grazie a una grande ultima buca e autore di un ottimo secondo giro in 65 colpi (-5 di giornata). Burns, in campo la mattina con cielo coperto e poco vento, è stato una macchina da birdie: sei in tutto, tutti entro i tre metri, grazie a ferri precisi come un bisturi.

L’americano ha un colpo di vantaggio su J.J. Spaun, che ha perso la vetta con un bogey alla 18 (72 il parziale). Terzo sotto par è Viktor Hovland (68 colpi venerdì, -1 totale). Lui e Burns hanno realizzato 11 buche sotto par ciascuno nei primi due giri: nessuno aveva fatto meglio nei tre US Open disputati a Oakmont da quando, nel 2007, è tornato a essere un par 70.

Dietro di loro quarti, in par col campo, Adam Scott (alla 96esima presenza consecutiva in un Major, ha firmato un altro 70) e Ben Griffin (71).

Il tutto prima che il disastro si abbattesse dalle nuvole su Oakmont nel tardo pomeriggio di venerdì. Ma il disastro vero si è visto anche in campo. Il taglio quindi non è stato ancora ufficializzato ma i giochi sono ormai fatti non essendoci giocatori vicini al taglio tra quelli chiamati a completare il giro.

Lowry non marca la palla: addio US Open 2025

OAKMONT, PENNSYLVANIA Shane Lowry al termine del secondo giro dello US Open 2025 (Foto di ANDY LYONS / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Se ne sono viste di belle. Rory McIlroy ha lanciato un ferro con rabbia e distrutto un tee marker. Verrà “punito”: giocherà altri due giri di US Open 2025 grazie al birdie alla 18 che gli ha permesso di restare nel torneo.

Shane Lowry, distratto come un qualsiasi neofita, ha raccolto la pallina sul green della 14 senza prima piazzare il marchino. Ai sensi della regola 14.1 all’irlandese è stato assegnato un colpo di penalità. Quel colpo gli ha fatto perdere il taglio.

Phil Mickelson, forse all’ultimo US Open della carriera (il 34esimo): a tre quarti di giro era quasi nella top 20 ma ha rovinato tutto con due doppi bogey nelle ultime quattro buche (74), mancando il taglio.

L’eliminazione più pesante è quella di Bryson DeChambeau, favorito alla vigilia come Scottie Scheffler. Suona profetica la sua affermazione ad inizio settimana: “Oakmont non è come Winged Foot“. Su quel campo lui nel 2020 aveva stravinto a furia di bombe dal tee shot e sassate dal fairway. Stavolta DeChambeau non ha avuto la meglio sul campo e sarà assente dai giri finale dello US Open 2025 per la prima volta dal 2017 a Erin Hills.

Scheffler e gli italiani

Scottie Scheffler, reduce da tre vittorie nelle ultime quattro gare, ha giocato il sesto giro consecutivo sopra par allo US Open 2025. Il suo 71 lo lascia sette colpi dietro Burns. “Per come colpivo oggi, era facile finire a casa – ha detto -. Ho lottato duramente per restare in gara. Sono a +4, vedremo dove sarà il leader a fine giornata. Ma su questo campo, di certo non mi sento fuori dal torneo”.

Niente da fare per i tre azzurri che avevano conquistato un posto allo US Open 2025. Edoardo Molinari ha chiuso a +8 sul par, 68esimo, mancando di un solo colpo l’accesso alle ultime due giornate. Sul difficile percorso americano molto peggio hanno fatto Migliozzi (+18) e Pavan (+19).