
Per diventare numero uno al mondo non si deve lasciare nulla al caso. Nemmeno la numerazione delle palline da golf. E se lo dice Scottie Scheffler c’è da crederci. Chiaramente il numero sopra la palline non fa la differenza ma il dettaglio emerso qualche giorno fa la dice lunga sul personaggio.
Il retroscena rivela in che modo Scottie Scheffler affronta il golf, partendo appunto dal numero scritto sulle sue palline da gioco. Ogni pallina deve essere identificata quando viene messa in gioco per la prima volta e identificabile in ogni momento della gara. Professionista o amateur che sia, va ridotta al minimo la possibilità di giocare la pallina di un altro. La stragrande maggioranza dei pro utilizza i numeri da uno a 4. Scottie sceglie solo il 5, 6, 7 o 8. Non per moda o per scaramanzia, ma per una lezione imparata sul campo e nel modo più pesante.
Il retroscena: due errori al college
Due volte, ai tempi del college, Scheffler fu penalizzato per aver giocato la pallina sbagliata. In un’occasione l’altro non l’ha presa proprio benissimo…

Una svista che ancora oggi lo tormenta. “Sbagliare la pallina? L’ho fatto due volte – ha raccontato – una in Arizona, ai tempi del college. L’ho marcata per identificarla: era una Titleist 4. Poi l’ho tirata. L’ho tirata molto bene, è stato uno dei migliori colpi della mia carriera. Ma quando l’ho sollevata sul green per marcarla… ho visto il logo di Arizona. Non era la mia pallina”.
Un’altra volta – ha ricordato il suo coach all’università, John Fields – durante una gara a Lubbock, in Texas, Scheffler colpì la pallina di Beau Hossler. Un errore che rischiò di finire… a muso duro: “Fu quasi una rissa”, ha spiegato Fields ricordando quel pomeriggio a bordo campo quando il professionista oggi 30enne scoprì l’errore di Scottie. Scheffler e Hossler hanno giocato entrambi per la Texas Longhorns, la squadra di golf dell’università di Austin.
Da quel momento, Scheffler ha deciso: palline con numeri alti, facilmente riconoscibili. “Quando sono arrivato sul PGA Tour – ha spiegato – ho visto qualcuno farlo e mi sono detto: ‘Facciamolo anche noi’”.
Scottie Scheffler torna a vincere nel 2025
Nel frattempo, il numero uno al mondo è tornato al successo sul PGA Tour. Il texano ha stravinto (a McKinney, in Texas) il THE CJ Cup Byron Nelson con 253 colpi (61 63 66 63, -31). Uno score che eguaglia quello più basso, dal 1983, nella storia del PGA Tour. Alla 139esima partenza e all’età di 28 anni, 10 mesi e 13 giorni, ha festeggiato il quattordicesimo titolo sul circuito statunitense.
“In questa gara ho esordito da dilettante sul Tour – ha detto Scheffler -. Sono felicissimo di aver conquistato un evento dedicato a Byron Nelson che non è stato solo un grande del golf, ma una persona fantastica, un padre di famiglia. Sono davvero orgoglioso”.
In Texas Matteo Manassero è finito 45esimo con un totale di 274 colpi (66 71 70 67, -10). Francesco Molinari è uscito al taglio (-2).