
Il The Player Championship entra nel vivo ma gli occhi del golf sono attirati da un fatto accaduto due giorni prima del primo tee shot a Ponte Vedra Beach. Protagonisti Rory McIlroy e tale Luke Potter, promettente giocatore di golf della University of Texas. L’episodio deve essere stato così seccante che il nordirlandese, dopo aver finito alla grande il primo giro, ha risposto così a chi gli chiedeva lumi sull’accaduto: “Sono molto contento di aver chiuso in 67 colpi”.
Cosa è accaduto tra McIlroy e Potter?
Il fattaccio è accaduto martedì nel giro di prova del percorso Stadium Course a Ponte Vedra Beach aperto al pubblico. McIlroy, in compagnia di Shane Lowry, è arrivato alla buca 18 e ha mandato il suo tee shot in acqua. Succede anche ai migliori del mondo, soprattutto senza l’adrenalina della gara. Una situazione come tante se, pochi metri dietro i due professionisti, non si fosse levato un commento ad alta voce: “Proprio come al Masters 2011”. Un chiaro rimando al blackout di McIlroy ad Augusta (triplo bogey per un giro iniziato da leader e chiuso in 80 colpi), che gli costò il Major e che ancora oggi pesa sulla sua carriera.
Spiritoso? Ironico? Non sappiamo il tono della frase pronunciata dal ventenne americano ma sappiamo che non è stata apprezzata da Rory McIlroy. Il professionista è tornato sui suoi passi, ha preso lo smartphone dalle mani dello spettatore e se l’è portato via. Dell’intera scena esiste un video.
Chi è Luke Potter

Il clamore è aumentato quando si è scoperto l’identità dell’autore del commento. Non un amateur qualsiasi o un tifoso bensì un promettente studente della University of Texas, attualmente il numero 60 nel ranking mondiale dilettanti. Ventiquattr’ore prima dell’improvvida uscita, Luke Potter aveva vinto l’Hayt Collegiate Tournament portando alla vittoria la sua squadra al Sawgrass Country Club, a due passi dallo Stadium Course.
La domanda è semplice: un giocatore di golf che punta al professionismo può lasciarsi andare a una leggerezza del genere?
Il regolamento
Il regolamento PGA Tour prevede l’espulsione di qualsiasi spettatore che tenga un comportamento inappropriato, compresi gesti volgari o privi di rispetto. Potter, contattato dai colleghi di GolfChannel.com, ha ammesso la sua colpa e si è scusato pubblicamente: “Ho fatto un errore e mi assumo la piena responsabilità. Chiedo scusa, non c’è altro da aggiungere. È stata un’esperienza da cui imparare”.
Il suo coach, John Fields, ha fatto sapere che Potter ha scritto lettere di scuse a McIlroy, al commissario della PGA Tour Jay Monahan, al direttore della PGA Tour University e al coach della North Florida. “Sono dispiaciuto che il video sia diventato pubblico, ma è anche un promemoria del mondo in cui viviamo. Social media e visibilità hanno reso tutto più immediato. Campioni come Spieth, Scheffler, McIlroy e Tiger devono affrontare situazioni del genere ogni giorno. È un campanello d’allarme per tutti noi”.
Che fine ha fatto il telefono?
Secondo fonti giornalistiche, il cellulare di Potter è stato riconsegnato al proprietario all’esterno del circolo. Ma di questa vicenda ne sentiremo parlare ancora perché educazione e rispetto nel golf sono basilari.