Una tigre rischia di inguaiare Tiger Woods

“Spero di dover cambiare presto questo logo”. Parola di  Tiger Woods nel giorno del lancio di Sun Day Red, la linea di abbigliamento da lui creata dopo aver vestito Nike per 27 anni. The Big Cat si riferiva ai quindici segni che compongono il profilo della tigre raffigurata nel logo dell’azienda. Quindici come i Major da lui vinti finora. Quella frase rischia però di diventare un boomerang visto che un’azienda ha denunciato Sun Day Red all’Ufficio brevetti Usa proprio per quel logo, a loro dire “copiato”.

A presentare una richiesta di opposizione è stata la Tigeraire, un’azienda di Baton Rouge (Louisiana) che realizza prodotti refrigeranti per il mondo dello sport. In pratica vende mini-ventilatori e piccole ventole di raffreddamento da installare nei caschi di giocatori di football o di baseball o dei caschetti da lavoro.

Secondo i suoi avvocati il logo della Sun Day Red (commercializzata da TaylorMade) ha “illegalmente riprodotto” il design di quello dell’azienda della Louisiana. In entrambe le immagini in effetti si vede una tigre che salta: molto definita quella di Tigeraire, alquanto stilizzata in quella di Tiger. Certo, una tigre è sempre una tigre ma nel mondo del diritto d’autore si cammina sul filo.

Stando a quanto riportato dalla stampa a stelle e strisce, l’azienda di Baton Rouge ha motivato la sua azione spiegando che “Sun Day Red, TaylorMade e Tiger Woods ignorano palesemente il marchio, il brand e l’identità protetti da tempo di Tigeraire. Così violano le leggi federali e statali sulla proprietà intellettuale. Non si rendono conto della confusione creata nei consumatori”.

A loro volta si sono mossi gli avvocati di Sun Day Red, “contro”-denunciando Tigeraire. Secondo la difesa non c’è stata nessuna violazione del diritto d’autore e non c’è nessun rischio di confusione sul fronte dei consumatori. E non  finisce qua. I legali della società di Tiger Woods sostengono che Tigeraire spera di ottenere “un’ingiustificata manna finanziaria da un marchio più grande e di maggior successo, minacciando azioni legali e richieste di somme esorbitanti”.