L’email: “Dopo 12 anni dico addio al golf, costa troppo”

email addio golf

Ricevo questa email da un golfista nonché lettore “in rigoroso silenzio” di “Golfando”. Credo sia corretto pubblicarla. Sia ben chiaro: non ho intenzione di far cambiare idea ad Angelo ma vorrei sapere cosa ne pensate voi. (s.l.)

Buongiorno sig. Legramandi,
le scrivo queste poche righe via email per condividere quello che sarà il mio ultimo anno sui campi da golf.

Dopo 12 anni di “onorata carriera” di un hcp 26, non credo che rinnoverò la tessera FIG il prossimo anno. Con grande rammarico in questi anni ho visto chiudere circoli e campi pratica (Garden Golf University – Oasi Golf Club – Maggiolino Golf) ma ho visto invece aumentare sempre più il costo della tessera FIG e dei green fee. Dove prima giocavo a 40 euro ora gioco a 60. Dove giocavo a 60 euro ora gioco a 80 euro. Capisco i costi di manutenzione dei campi ma non vedo mai nulla fatto per far espandere questo sport, sembra che molti lo vogliano per sè tenendolo un circuito chiuso.

Non parliamo poi dei costi della tessera FIG, che non ho mai compreso o condiviso, se voglio giocare a padel, calcetto, nuoto, tennis……non devo pagare la federazione, pago il campo e basta.

Spero che il mio sia un arrivederci e non un addio, conserverò l’attrezzatura (non si sa mai), ma ad oggi con 50 euro al mese vado in palestra (anche tutti i giorni) cosa che PURTROPPO nel golf è impensabile.

La ringrazio per l’attenzione e per il blog che, anche se in rigoroso silenzio, seguo spesso.

Angelo


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14 risposte a “L’email: “Dopo 12 anni dico addio al golf, costa troppo”

  1. E’ difficile argomentare con chi paragona il golf al calcetto o al padel… Poi un hcp 26 dopo 12 anni non dimostra un grande afflato con le buche…Comunque, oggi ho fatto 100 km per raggiungere Villa Carolina a Capriate d’orba e, diesel a parte ho speso (in 2, con mia moglie che non gioca) meno di 100 euro per Green fee 9 buche sul percorso la Marchesa, golf cart, pranzo al ristorante del circolo (2 ravioli al brasato, 2 birre rosse, 2 caffe’ e grappa bianca). E stiamo parlando di un signor campo a 36 buche non un campo pratica… Vogliamo confrontare a gennaio con lo ski pass? Certo ci sono anche i campi cari o quelli che paghi per 9 buche come per 18…BASTA EVITARLI! Se non vivi in Basilicata o in altre aree golfisticamente sfortunate, ci sono decine di campi per tutte le tasche: flat o con up & down, con tanta acqua o asciutti, stretti o per bombardieri, per tutti i gusti!

  2. gioco da 20 anni, frequento un circolo che con 1200 ti permette di giocare anche tutti i giorni ,tipo frequentazione casa del popolo ,con niente servizi e poco o nulla, comunque poi faccio gare oltre 50 gare annue a prezzi da minimo 60€ fino a oltre 100€ a gara,lo definiscono uno sport per tutti in federazione.
    ma alla lunga annoia, ,fra gare infinite gioco lento e noioso,
    se uno vuole smettere lo capisco

  3. Sì, ma non si può dire che la colpa sia della tessera Fig. Costa 100 euro certo, ma in Spagna costa 86, sta aumentando tutti gli anni ed evito di parlare di numeri, sarebbe imbarazzante per noi. In ogni caso in palestra o al Padel non serve la tessera fin tanto che uno gioca con gli amici o pratica lo sport per conto suo. La Tessera Fig in Italia serve se fai le gare, che sono un’anomalia tutta nostra. Le gare all’estero esistono ma non sono la colonna portante dell’economia del golf. Per i nostri Circoli invece sono fondamentali. Mi fermo qui anche se il discorso sarebbe lungo…

  4. Ha ragione ! 100 euro di tessera federale e’ un furto ! E per non avere praticamente nulla in cambio se non una rivista zeppa di pubblicità

  5. Come succede in ogni ambito dipende che servizio desideri e quanto lo utilizzi. A Parma esistono due strutture nelle quali con neanche 600€/anno sei abbonato. Quanto la palestra del Sig.Angelo. Entrambe hanno campi pratica straordinari dotati di simulatore (uno Trackman Range e l’altro di Toptracer Range). Uno ha 6 buche con qualche par 4 seppur corto e l’altro 9 buche pitch&putt. Meglio la palestra? Non ho una risposta ma se così fosse certamente non perché costa meno

  6. A mio avviso esistono soluzioni che riducono i costi.
    Sono poche , ma ci sono.
    Sulla tessera sono d’accordo, non capisco a cosa possa servire.
    Ma una Federazione cosi giovanile trovera’ la soluzione del problema……..
    I problemi si ridolverebbero con campi a 9 buche senza particolari orpelli.

  7. ma…. certo con 50 euro al mese a golf non si riesce a fare niente, questo è verissimo.
    I campi chiusi che citi sono chiusi per problemi loro, estranei al golf: decisione della proprietà, questioni edilizie insanabili, insomma il golf non c’entra niente.
    Però nel lazio ad esempio castelgandolfo propone 300 euro + tessera per campo pratica sempre e percorso un giorno a settimana, altro esempio fioranello fa in settimana sempre un giorno con greenfee super scontato.
    Penso che evitando i circoli snobboni ed approfittando delle varie offerte/possibilità si può giocare con costi ragionevoli.
    Se vogliamo considerare lezioni, attrezzatura, benzina ecc comprendo che si possa prendere un altra strada.

  8. Anche per il Sig. Angelo ha ragione, quando giocavo a pallavolo amatoriale in squadra(sia giovanili che campionati vari), non ho mai pagato la tessera Fipav;spero che non lo facciano in mala fede per far giocare solo gente agiata e ricca, perché quasi la totalità di loro sono senior e oltre, ma per cosa poi per non essere battuti o risentirsi nei confronti dei più giovani che gli danno 50m a colpo? Allora dovrebbero dividere le gare oltre che per hcp anche per età…. Il golf non dovrebbe essere tutto un club o prive’ per vincere il piattino o la coppa fragola…… Prima bisognerebbe essere sportivi, accettare la superiorità altrui, poi giocatori, e poi golfisti se c è qualche colpo di cui parlare…. Altrimenti per molta della gente comune è solo divertimento, chiacchiere e bere al bar dopo una gara o sfida…..

  9. Infatti, è sempre stato il mio commento da qualche tempo a questa parte: nonostante gli altisonanti annunci della FIG e del ministro per il turismo, nonostante la Ryder, etc. non solo non hanno aperto nuovi campi, ma quelli esistenti hanno chiuso (quelli nominati, purtroppo hanno visto il mio esordio golfistico nel 2020 e quindi li tengo nel cuore).

    Il fatto di giocare a golf è comunque caro. Caro negli annuali, caro nei green fee, caro nel tesseramento, caro nell’attrezzatura. Io mi sento fortunato nel permettermi di giocare e di godere nel weekend di un campo da golf.

    Ma fino a quando non ci saranno campi pubblici e fino a quando i campi privati attuali non godranno di efficaci supporti pubblici, sarà sempre peggio.

    Alcuni esempi di supporto: ricordo l’anno scorso a Roma; il campo in cui gioco ad esempio non ha avuto un flyer, una bandiera, uno striscione della federazione che sponsorizzasse la Ryder. Sono andato a giocare al Marco Simone quest’estate mediante un’associazione privata cui faccio parte ed ho pagato di green fee ben 100 euro !
    Il costo da parte dei circoli per tenere i green e i fairway in stato – diciamo – accettabile o i bunker che non diventino di cemento sono molto alti !

    Gli investimenti stranieri sono molto limitati per tutta una serie di ragioni e quindi non potremo godere a Roma di un campo pratica tipo Top Golf, che attirerebbe non solo i golfisti.

    Quindi ? Quindi il golf italiano, senza sostanziali interventi, nonostante i già citati proclami, è destinato a decrescere

  10. nfatti, è sempre stato il mio commento da qualche tempo a questa parte: nonostante gli altisonanti annunci della FIG e del ministro per il turismo, nonostante la Ryder, etc. non solo non hanno aperto nuovi campi, ma quelli esistenti hanno chiuso (quelli nominati, purtroppo hanno visto il mio esordio golfistico nel 2020 e quindi li tengo nel cuore).

    Il fatto di giocare a golf è comunque caro. Caro negli annuali, caro nei green fee, caro nel tesseramento, caro nell’attrezzatura. Io mi sento fortunato nel permettermi di giocare e di godere nel weekend di un campo da golf.

    Ma fino a quando non ci saranno campi pubblici e fino a quando i campi privati attuali non godranno di efficaci supporti pubblici, sarà sempre peggio.

    Alcuni esempi di supporto: ricordo l’anno scorso a Roma; il campo in cui gioco ad esempio non ha avuto un flyer, una bandiera, uno striscione della federazione che sponsorizzasse la Ryder. Sono andato a giocare al Marco Simone quest’estate mediante un’associazione privata cui faccio parte ed ho pagato di green fee ben 100 euro !
    Il costo da parte dei circoli per tenere i green e i fairway in stato – diciamo – accettabile o i bunker che non diventino di cemento sono molto alti !

    Gli investimenti stranieri sono molto limitati per tutta una serie di ragioni e quindi non potremo godere a Roma di un campo pratica tipo Top Golf, che attirerebbe non solo i golfisti.

    Quindi ? Quindi il golf italiano, senza sostanziali interventi, nonostante i già citati proclami, è destinato a decrescere

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