Marco Lanza, dal golf a “I protagonisti del calcio romantico”

Marco Lanza e Michel Platini
Marco Lanza e Michel Platini

Nel golf come nel calcio di romanticismo non v’è quasi più traccia. In attesa che qualcuno lo faccia per sacca e bastoni, a raccontare il romanticismo nel pallone di casa nostra ci ha pensato Marco Lanza. Il giornalista ha fermato il tempo scrivendo “I protagonisti del calcio romantico” (Nardini Editore).

di Sauro Legramandi

Di tempo per conoscere il calcio prima del golf l’autore ne ha avuto parecchio. Siciliano di nascita ma milanese di scuola, Lanza ha lavorato per Telemontecarlo e La7. Nel curriculum cinque Mondiali di calcio e due di basket, quattro Olimpiadi. Oggi Lanza è uno dei volti di Golf Television.

La sua è una chiave di lettura del tutto particolare del calcio. E’ dedicata a chi ha amato il gioco del calcio. Chi lo ama, per evidenti ragioni di età, farà a fatica a credere che è esistito un pallone senza procuratori, 4-3-2-1, recompra e interviste sotto la custodia di un addetto stampa.

Nel libro si racconta di un calcio dove i braccetti si chiamavano terzini fluidificanti e il controllo orientato era lo stop a seguire. Marco Lanza mette in fila cronache, curiosità e frasi di sette portieri, due difensori, quattro terzini di fascia, due registi difensivi, tre centrocampisti, cinque fantasisti, sette registi (o numero dieci), sette attaccanti e undici allenatori. Nulla è lasciato al caso, dalla ricerca delle categoria a chi vi fa parte. Chi li ha visti capirà perché Enel Antognoni è tra i registi e il Mancio tra i fantasisti. E perché Claudio Gentile non è nella stessa categoria di Paolo Maldini.

Marco Lanza tra Scoglio e Bulgarelli


Di ognuno l’autore narra le gesta dentro e fuori dal campo, i retroscena e alcune frasi significative. Provate a pensare ad Euro 24, alla Champions o alla nostra Serie A e poi aprite “I protagonisti del calcio romantico”. Non crederete che Cesarone Prandelli aveva molte richieste in quanto centrocampista polivalente in un periodo dove ad andare in panchina erano solamente due calciatori. Non crederete che il primo a cercare una spina dorsale forte di una squadra (portiere-difensore centrale-centrocampista centrale – prima punta tutti forti) fu Giovanni Trapattoni (Zoff-Scirea-Furino-Bettega). Solo Lanza e pochi altri ricordano Boskov dire a un giornalista dopo una gara anonima del suo Napoli: “Tua testa buona solo per tenere cappello”. All’epoca era schiettezza, ora sarebbe materiale da ufficio indagini.

Marco Lanza con Paolo Rossi, Bruno Conti, Gianluca Vialli e Antonio Cabrini.
Intervista di gruppo ai Mondiali ’86: Marco Lanza con Paolo Rossi, Bruno Conti, Gianluca Vialli e Antonio Cabrini. La foto, autografata, è la copertina de “I protagonisti del calcio romantico

Certo, i tempi sono passati e cambiati. Volete comunque mettere la telecronaca di Giacomo Bulgarelli per TeleMonteCarlo di Arabia Saudita-Kuwait, valida per il Giochi del Mediterraneo 1983? Le formazioni ufficiali in redazione non arrivarono mai, i giocatori erano tutti sconosciuti e l’Onorevole Giacomino, nella cronaca a due voci con Lanza, chiamò Abdullah qualsiasi giocatore mettesse in fila almeno due passaggi.

E ancora: viene raccontata quella volta che Franco Scoglio disse a Boniperti che sarebbe stato felice di andare “da Lipari a Torino a piedi. Ma a una condizione: lei deve propormi un contratto giusto, non un minimo più i premi”.

Per chi è cresciuto a pane e pallone “I protagonisti del calcio romantico” è un tuffo carpiato nella memoria di un periodo che non tornerà mai più. E’ l’album dei ricordi che avevamo lasciato in cantina tra un Tango e un paio di Tepa.



Marco Lanza
I PROTAGONISTI DEL CALCIO ROMANTICO
Cronache, curiosità, aneddoti e ricordi di un calcio che non tornerà mai più
Collana Iena Reader/Firme
Prefazione di Bruno Pizzul – Commenti di Cesare Prandelli, Aldo Serena, Luigi Colombo
Pagine 246 – Euro 20