Greenpeace, blitz con dinosauri al golf di Cervia

Foto tratta dal sito Greenpeace.org
Foto tratta dal sito Greenpeace.org

“Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?”. La citazione, automatica, arriva dopo che a Cervia una qualunque gara di golf tra politici e industriali è finita diritta sui giornali per un blitz di attivisti di Greenpeace che aveva nel mirino l’industria dei combustibili fossili.

E’ accaduto ieri all’Adriatic Golf Club, aperto per ospitare una gara tra i partecipanti della Omc Med energy conference & exhibition a Ravenna. Grazie all’azione di ieri abbiamo scoperto di cosa si tratta: un evento dove si incontrano ministri e dirigenti delle aziende petrolifere dei Paesi del Mediterraneo. La conferenza si tiene al Pala DeAndrè e va avanti fino al 26 ottobre. La scelta della location è legata al fatto che Ravenna è ritenuta la “capitale energetica del Mediterraneo per il petrolchimico”.


La protesta, legittima, ha visto protagonisti due gruppi di ambientalisti di Greenpeace che, vestiti da dinosauri, hanno pacificamente invaso green e fairway.

Un gruppo – con membri provenienti da Belgio, Croazia, Francia, Germania, Italia, Slovacchia, Spagna e Ungheria – si è travestito da dinosauri con i loghi di alcune delle principali compagnie di combustibili fossili e di fatto hanno interrotto il giro in campo.


Un secondo gruppo di attivisti ha esposto un grande striscione con la scritta Stop playing with our lives. Altre scritte recitavano Le fonti fossili meritano l’estinzione, Gas e petrolio =Guerra e conflitti e Basta crimini fossili in italiano, inglese e francese.

“Come accaduto ai dinosauri, anche le aziende dei combustibili fossili devono prepararsi all’estinzione – afferma Chiara Campione, responsabile dell’unità Clima di Greenpeace Italia -. Milioni di persone subiscono gli impatti del caos climatico ma i dirigenti del settore petrolifero e del gas pensano solo ad accumulare profitti. Ora basta: per il bene delle persone e del Pianeta, l’era dei combustibili fossili deve finire. Governi, legislatori e tribunali devono riconoscere i crimini commessi dall’industria dei combustibili fossili, costringendola a smettere di trivellare e iniziare a pagare per i danni causati”.


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