di Francesca Galeano
Quest’anno una delle fiere più importanti del turismo golfistico, l’IGTM, per ovvie ragioni si è svolta in modalità virtuale. E’ così che ho avuto il piacere di conoscere Alex Corbett e sono rimasta così tanto affascinata dal suo Turin Castle da propormi come principessa residente guardiana di draghi in cambio di vitto, alloggio e qualche green fee.
Sono ancora in attesa che la mia candidatura venga presa in considerazione ad Edimburgo. Nel frattempo se vi va, in attesa di ricominciare a volare veramente, da tour operator provo a portarvi nel viaggio che mi è venuto in mente quel giorno ascoltando i racconti di Alex.
Il castello letteralmente spostato di peso e venduto
Il Turin Castle dista un’ora e mezza dall’aeroporto di Edimburgo, è circondato da ben 118 campi da golf la maggior parte raggiungibili in poco più di un’ora di auto. Ve ne cito qualcuno tra i più famosi per darvi un’idea della posizione: Carnoustie (20 minuti), St Andrews (56 minuti), Gleneagles (60 minuti), Royal Aberdeen (60 minuti), Kingsbarns (70 minuti) e Trump International (80 minuti).
Il castello fu costruito nel 1659 e fu poi spostato nel 1900. Sì, avete capito bene spostato: il Turin Castle si trova nell’attuale posizione per volere della vedova ereditaria che, alla morte del marito, ne aveva ordinato il trasferimento semplicemente perché la vecchia posizione non le era gradita. Ci sono voluti sette anni per compiere l’impresa. Ogni pietra è stata numerata per permetterne la ricollocazione esatta sulla nuova area poco lontana della precedente. Una volta ultimato il trasloco… la proprietaria ha comunque deciso di cederlo.
Turin Castle, emozionante avventura scozzese
Le dieci camere possono ospitare fino ad un massimo di venti persone: questo rende il Castle Turin il luogo ideale per organizzare viaggi per piccoli gruppi o matrimoni feste o riunioni familiari. Il concetto è quello di far vivere ai propri ospiti l’atmosfera delle tenute inglesi coccolati dai maggiordomi attenti ad ogni esigenza.
Alex Corbett tiene a sottolineare che il suo non è un hotel: “Tutto lo staff si impegna a far rivivere ai propri ospiti un’esperienza a cinque stelle senza rinunciare all’intimità di una casa” dice. Così, durante il soggiorno sarete liberi di recarvi in cucina per uno spuntino in pigiama!
Nelle camere che prendono il nome dai whisky della zona troverete in omaggio un caratteristico kilt scozzese da indossare (se lo vorrete) durante la cena “di gala”. Per le donne sono invece previste delle cinture in stile del luogo.
Le attività che si possono fare fuori e dentro il castello sono tantissime. Fra queste degustazioni di ogni tipo con tre sale dedicate: la sala del gin, la sala del whisky e la cantina. Alex giura che è in biblioteca dove alcuni ospiti hanno trascorso l’intero soggiorno..
Per i più avventurosi si può organizzare un salto sulla costa ovest con l’elicottero pronto oltre la porta del castello. Sono davvero moltissime le attività che si possono organizzare e per meglio spiegarvi ho ricreato un itinerario di cinque giorni con le indicazioni sulle esperienze e su alcuni dei campi più belli.
Giorno 1 – Panmure Golf
Dopo il trasferimento al castello (da ovunque voi desiderate) vi aspetta un veloce briefing di benvenuto e l’assegnazione delle camere. Il tempo utile per indossare la tenuta golfistica ed essere accompagnati al Panmure Golf per le prime 18 buche in terra scozzese.
Il Panmure è un campo meno conosciuto rispetto ai famosi Old Course e Muirfield, ma chi ci ha giocato sostiene che sia dello stesso livello. Percorso puro, green perfetti e fairways ben tenuti rendono il percorso così bello che potreste giocarlo tutti i giorni per sempre e non annoiarvi mai.
Narra la leggenda che quando Ben Hogan arrivò a Carnoustie nell’estate del 1953 era già detentore del The Masters e dell’ US Open Championship e che quella al Open Championship sarebbe stata la sua unica esibizione britannica. Essendo alte le aspettative sulla partecipazione e la pressione degli addetti ai lavoro furono presi accordi per allenarsi al Panmure Golf Club, a sole due miglia a ovest, ma ben lontano dall’affollato campo pratica di Carnoustie.
Possiamo sicuramente dire che Panmure sia stato all’altezza di preparare questo grande campione visto che qualche giorno sarebbe ripartito da Carnoustie con in valigia la Claret Jug.
Il circolo è old style quindi non sognatevi di girare in clubhouse con visiera indossata al rovescio. Non provate nemmeno a entrare nella Dalhousie Room a meno che non indossiate giacca e cravatta.
Il campo è un par 70 di circa 6.000 metri ma la sua anima ventosa in pieno stile link scozzese promette di mettere a dura prova anche il golfista più esperto.
Costo dei green fee da 55 £ a 125 £ a seconda del periodo.
Al vostro ritorno al Turin Castle vi attende un aperitivo durante il quale avrete la possibilità di indossare il guanto di falconeria per avvicinarvi e conoscere alcuni magnifici rapaci.
Giorno 2: Carnoustie
Dopo la prima colazione trasferimento a Carnoustie per giocare in uno dei campi più famosi del mondo.
Non l’ho mai giocato ma ci ho visto vincere Chicco Molinari durante l’Open nel 2018. Più che un campo sembra di vivere dentro un acquerello, se andate in Scozia non potete fare a meno di giocare qui.
Carnoustie Golf Links è un’iconica destinazione golfistica: Jack Nicklaus lo definisce il campo più difficile dove si sia mai giocato The Open.
La buca sei, par 5, è considerata tra le migliori al mondo grazie ai terribili bunker posizionati diabolicamente sulla zona di atterraggio del tee shot. I bunker potrebbero apparire meno temibili se a sinistra non ci fosse il fuori limite.
L’avventura continua al The Rookery, il ristorante di Carnoustie, con il miglior cibo preparato con i migliori prodotti scozzesi e una vista mozzafiato sul campo fino al mare.
Green fee da 180£ a 252 £ .
Fate attenzione: da novembre a marzo i tappetini sono obbligatori. Significa che a seconda di dove atterrerà la vostra palla dovrete stendere il tappetino, posizionarci la palla e tirare. Viene seguita questa regola nei periodi invernali e prima di un torneo importante per non rovinare i fairways.
Dopo pranzo se siete dei veri golf addicted potrete cimentarvi in altre 18 buche al Montrose Golf. E’ il quinto golf links più antico del mondo: qui, nel 1866, si è tenuto l’unico torneo al mondo mai disputato su 25 buche.
Green fee a partire da 55 £
Al ritorno al castello degustazione nella sala del whisky prima del gala dinner dove potrete indossare il tradizionale kilt. Dopo la torta la ciliegina: uno spettacolo pirotecnico privato fuori dal castello.
Giorno 3 – Museo e Kingsbarns
Dopo la prima colazione sarete accompagnati alla visita del Museo del Golf a St Andrews dove troverete oltre 500 anni di storia del golf. Dal Medioevo ad oggi. Le mostre includono attrezzature storiche, cimeli e opere d’arte, documentazione, la storia del Royal and Ancient Golf Club, le regole e la terminologia del gioco.
Quindi tee time prenotato a Kingsbarns. Questo club è nella lista dei desideri di tutti i golfisti, 18 buche che abbracciano il mare del Nord. E’ un campo giovanissimo (ha solo 20 anni) ma la vista e il servizio eccezionale lo hanno reso da subito meta ambita da molti golfisti.
Pluripremiato tra i migliori campi al mondo è un campo privato che può permettersi di non avere membri, dal 2001 insieme a Carnoustie e St Andrews ha il privilegio di ospitare l’Alfred Dunhill Links Championship, uno dei tornei più ricchi del tour europeo. la gara è una ProAm dello stesso format del At&T che si tiene tutti gli anni a Pebble Beach ma con una rotazione sui tre campi e finale a St Andrews per rendere più interessante il tutto. Così come a Pebble Beach molti degli amateur sono personaggi famosi…
Green fee da 276 £ a £328 a seconda della stagione. Se rigiocate il percorso entro 7 giorni vi sarà applicato uno sconto del 50 % sul secondo giro.
Di ritorno al castello stavolta degustazione di gin nella sala dedicata con la titolare della distilleria locale. La cena è fuori dal Turin Castle.
Giorno 4: tutti a pescare
Dovreste essere appagati dalla pratica del golf: oggi si riposa e niente sacca. Tutto quello che è stato inserito in questo itinerario dalla durata, alle esperienze, alla scelta dei campi è ovviamente modificabile a seconda delle vostre esigenze. La filosofia del Turin Castle, che sposa completamente la mia, è quella di non dire mai di no. Per quanto mi riguarda è una filosofia che applico ad ogni cliente indipendentemente dalla destinazione e dal target.
Siete pronti a pescare? La mattinata è dedicata all’esperienza dello Scottish Fly fishing, vale a dire tecnica di pesca diffusa soprattutto nel mondo anglosassone dal Medioevo ad oggi.
A seguire un picnic sulle rive del fiume amorevolmente preparato dal personale del Turin Castle. Con la pancia piena e rilassati dall’esperienza della pesca sarete sicuramente pronti per la visita del Blair Castle. Si tratta dell’antica sede dei duchi e dei conti di Atholl e dell’ultimo esercito privato rimasto in Europa, gli Atholl Highlanders.
Oltre trenta stanze ospitano oggetti ricchi di storia culturale scozzese, design architettonico, arredi d’epoca, ritratti di famiglia, dipinti di paesaggi e un colorato passato militare.
La stanza più famosa è la sala da ballo vittoriana decorata con 175 paia di corna. Non potete lasciare il castello senza aver passeggiato tra i nove acri del curatissimo giardino.
Al termine di questa giornata cena informale al Turin Castle.
Giorno 5: Gleneagles
Dopo la prima colazione sarete impazienti di arrivare in uno dei più grandi nomi nel mondo del golf: Gleneagles, uno dei migliori resort in Scozia.
Gleneagles è stato riconosciuto dalla rivista Golf World come il numero 1 dei golf resort in Gran Bretagna e Irlanda. Sede della PGA National Academy for Scotland, vanta tre campi da campionato e un campo 9 buche.
King’s Course: progettato da Braid è il classico “inland links”. È il campo numero 1 in Scozia secondo la classifica del Golf Monthly.
Queen’s Course: par 68, il più breve dei tre corsi di Gleneagles ma è considerato da Golf Monthly “il più incantevole”.
PGA Centenary Course: progettato da Nicklaus, sede della Ryder Cup 2014 e della Solheim Cup 2019.
Queste 54 buche offrono un’esperienza di golf di livello mondiale a un ampio spettro di appassionati, dai principianti ai migliori giocatori del mondo.
Prezzi dei green fee da 75 £ a 190 £ per stagione e ospiti dell’hotel.
A seguire un rilassante pranzo in foresteria per farvi godere l’atmosfera di questo meraviglioso golf. E se non avete mai tirato con l’arco è arrivato il momento di provare: nel pomeriggio c’è una sessione di pratica.
Il castello è sempre pronto a stupirvi con le cene preparate in base alle vostre richieste e alla cucina tipica, con un occhio di riguardo ai prodotti del territorio.
Siete pronti a racconti celtici in un un’atmosfera unica ? Dopo cena appuntamento nella cellar pronti a lasciarvi trasportare in un mondo fantastico grazie alla sublime arte di raccontare dello storyteller la cui voce vi catapulterà in un mondo parallelo.
Siamo ai saluti
Siamo arrivati al termine di questa meravigliosa favola. E’ tempo di lasciare il mondo fantastico e ovattato del Turin Castle, con la speranza di essere riuscita a raccontare un’esperienza diversa del solito. Mi auguro che possiate presto tornare a viaggiare.
La Scozia vanta anche di centinaia di campi pubblici e guesthouse così tradizionali da farvi sentire inglesi non appena si attraversa l’atrio della casa. Vi auguro quindi di andare in Scozia il prima possibile in qualunque modo e con qualunque mezzo.
Piaciuto questo viaggio fuori stagione in Scozia? Per info e prenotazioni e sul viaggio di golf dei vostri sogni potete visitare il sito golftourexperience di Francesca Galeano o contattarla scrivendo qua oppure al numero 393.9591606. La trovate anche sulla mia nuova pagina Facebook.
Diario di golf, il Celtic Manor raccontato e giocato da Francesca e Gonzalo
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