Il presidente di Federgolf, Franco Chimenti, ha inviato una lettera a Coni e governo per mettere nero su bianco la situazione difficile del golf oggi e quella drammatica del golf domani.
Si va dai minori introiti da tesseramento per circa 1,8 milioni su base annua alla cancellazione di numerosi eventi nazionali e internazionali. L’ Open d’Italia rischia di venire ridimensionato in termini di field per le probabili modifiche al calendario internazionale, Major in primis. E ancora: impossibilità di manutenzione dei campi con danni rilevanti se circoscritta ad un massimo di due settimane (5 aprile), perdita dell’impianto se prolungata fino al 13 aprile.
La federazione conta i danni della pandemia. Con riferimento alla contrazione dei ricavi e dei danni subiti dalle associazioni, Chimenti sottolinea che la chiusura di marzo e aprile, periodi tra i più propizi dell’anno, determinerà perdite rilevanti. Si legge che gli iscritti potrebbero richiedere la restituzione di parte della quota versata e che si perderanno ricavi prodotti dai green fee, dalle gare in circolo e altri servizi specifici.
A tal riguardo la Federgolf ha richiesto alle istituzioni competenti di far eseguire la manutenzione indifferibile ed essenziale dei campi da golf. Quindi nuove e più incisive misure a sostegno dei circoli come credito d’imposta, sospensione del pagamento dei canoni di locazione, contributo economico, esenzione per Imu e Tari, convenzione per mutui agevolati.
Provvedimenti simili anche per i professionisti per i quali appare inadeguata la misura di 600 euro per il mese di marzo.
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