Golfisti da tastiera ancora in azione: nel mirino l’ombrello prestato al cileno Joaquin Niemann da un marshall durante il secondo giro del Sentry Tournament of Champions, prima gara dell’anno solare del PGA Tour e vinta da Justin Thomas.
Qualcuno dal comodo divano di casa sua ha notato venerdì il cileno girare al Plantation Course di Kapalua, con un ombrello loggato PGA Tour e Official Rules. Apriti cielo (come se non si fosse già aperto di suo)! La foto è finita su Twitter e si è aperto il dibattito online. Prestare l’ombrello a un giocatore non significa favorirlo o discriminare gli altri? Per fortuna a stretto giro di posta è arrivata la presa di posizione della United States Golf Association a Golf.com.
La risposta è no. Prestare l’ombrello a un giocatore per proteggersi da acqua, sole o intemperie non significa favorirlo. Se dell’ombrello non viene fatto un uso improprio (banalmente detto, migliorare il lie della pallina) non si viola nessuna regola. Quindi Joaquin Niemann ha avuto pieno diritto di chiedere e ottenere l’ombrello dopo che il suo era stato rotto dagli alisei delle Hawaii.
Del resto durante un giro di golf si può condividere quasi tutto: dalle palline (se sono della stessa marca e modello) ai tee, dal cibo alla matita per segnare i colpi sullo scorecard. Solo una cosa non è condivisibile, ossia i bastoni.
Nuove regole del golf: quale apprezzi? E quale non sopporti?
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