Comincia nel migliore dei modi l’anno golfistico italiano: Andrea Romano ha vinto il Junior Orange Bowl Championship. Si tratta di uno dei più prestigiosi tornei giovanili al mondo che quest’anno si è giocato sul percorso del Biltmore Golf Course (par 71), a Coral Gables in Florida.
Il 17enne romano del Golf Club Castelgandolfo è il terzo italiano a imporsi nel torneo dopo Marco Durante (1979) e Renato Paratore (2013). Il suo nome ore segue quelli di campioni come Tiger Woods, Mark Calcavecchia, del colombiano Camilo Villegas e del giapponese Ryuji Imada.
Andrea Romano, svolta alla buca 13
Lo score finale parla di 272 colpi (70 67 66 69, -12): Andrea Romano è però emerso prepotentemente nel finale. Dopo essere andato di pari passo per 12 buche con lo statunitense Alex Vogelsong (co-leader dopo tre giri) l’italiano ha svoltato con un birdie alla buca 13 e il bogey dell’americano alla buca 16. Poi lo show dell’italiano sull’ultima buca con un eagle, mentre Alex Vogelsong (277, -7) e scendeva in terza posizione sorpassato in extremis dallo spagnolo José Luis Ballester (276, -8). Subito dietro il britannico Barclay Brown (279, -5) e l’americano John Driscoll (281, -3). Ha chiuso al 33esimo posto con 299 (72 71 76 80, +15) Pietro Bovari.
Nel campionato femminile ha prevalso con 278 (72 67 67 72, -6) la tedesca Nina Lang davanti alla peruviana Daniela Ballesteros (282, -2) e alla giapponese Mayu Wakui (284, par). In trentunesima posizione con 312 (78 75 78 81, +28) Cecilia Durante, figlia di Marco, consigliere federale, vincitore come detto della gara nel 1979.
Nel 2018 ben 34 affermazioni azzurre
Ricordiamo che la stagione appena conclusa è stata la più vittoriosa di sempre per il golf italiano. Gli azzurri hanno vinto 34 gare a livello interazionale, passando dal Major di Chicco Molinari ai titoli europei per le giovanili azzurre. Nel 2018 di fatto i professionisti sono stati capaci di imporsi nei tour più importanti. I dilettanti hanno primeggiato in ogni categoria e fascia d’età con ampie prospettive per il futuro. Un grazie va agli atleti, ai loro maestri e alle loro famiglie .
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