di Sauro Legramandi – @Sauro71
GUYANCOURT – La Cerimonia di Apertura, attesa per oggi alle ore 17 a Le Golf National di Parigi, segna la vigilia della Ryder Cup 2018. C’è grande attesa per le scelte degli accoppiamenti per i primi quattro fourballs che verranno svelate dai capitani proprio in occasione della cerimonia con cui si apre la competizione.
Bubba Watson e il mistero del guanto fosforescente
L’istrionico americano si è presentato in sala stampa con uno strano guanto blu fosforescente sulla mano destra. In molti hanno pensato a un infortunio con conseguente applicazione di antidolorifico, altri hanno ipotizzato una scommessa persa con i compagni.
Lui non si nasconde: “Semplicemente sono stato scelto nella squadra per portare un guanto durante la conferenza stampa. Altri compagni dovevano pronunciare determinate parole nelle risposte ai giornalisti. Insomma, alla fine non so se tutti hanno davvero fatto quello che dovevano fare…”.
Chi ha fatto questo a Tiger Woods?
Nulla accade senza una telecamera o uno smartphone in agguato. Ad esempio qualcuno ha violato il capo di Tiger Woods e la scena è stata immortalata subito. Nel clima disteso e goliardico della vigilia accade pure questo: un professionista che da domani si giocherà la Ryder Cup ha piazzato una zolla in testa a Tiger. Vogliamo subito il nome.
Dustin Johnson, ma che carattere!!!
Il numero uno del mondo inizia la sua conferenza stampa con un sorriso e una battuta sulla cena di gala di ieri sera. Poi apre l’album dei ricordi. “Ho debuttato in Ryder Cup in Galles nel 2010 e mi ricordo ancora la partenza dal tee della buca uno. Credo di non essere mai stato agitato come in quella occasione. Lo sono sempre al via di ogni gara ma al Celtic Manor c’era qualcosa di particolare”.
Quindi un collega americano gli fa passare il buon umore. “Dustin, ti hanno detto che giocherai cinque match quest’anno?”. E lui risponde secco: “No”. Il giornalista rilancia: “Ti hanno detto quanti match giocherai?”. E lui infastidito: “No”. Poi chiosa: “Sono qua e spero di giocarne almeno uno”.
“Rory, je t’aime”
E’ brutto fare classifiche ma girando da una buca all’altra si captano le sensazioni, gli umori e il mood del pubblico. Gli europei sembrano avere le idee chiare. Il giocatore più acclamato è Rory McIlroy. A un certo punto, da una tribuna, si alza un “Rory je t’aime” che con cade nel vuoto con il nordirlandese che saluta e ringrazia. A seguire mister Ryder Cup Ian Poulter e quindi il nostro Francesco.
Henrik Stenson fatalista
Penultima tornata di conferenze stampa prima dell’inaugurazione. Tocca allo svedese Henrik Stenson chiudere il giro degli europei. A chi gli chiede se sia più difficile vincere un Major o la Ryder Cup, lui risponde fatalista: “Saprò dirtelo domenica sera. Scherzi a parte, è una questione di pressione. E’ vero, ho fatto il putt della vittoria nel 2006 ma non ho giocato un match come Kaymer a Medinah o come Paul McGinley a The Belfry”.
E’ affollato il cielo sopra Guyancourt!
Il clima è quasi ideale per giocare a golf e per seguire chi gioca a golf. Il cielo è azzurro, fa caldo ma armandosi di acqua e pazienza, qualche angolo di ombra lo si trova lungo questo immenso campo. A proposito del cielo. Diciamo che c’è vita là in alto: Le Golf National è situato vicino a un piccolo scalo e, tra Ryder Cup e settimana della moda parigina, c’è un bel andirivieni di velivoli. Non solo: a metà mattina il cielo è solcato dalle Patrouille de France, le “frecce tricolori” transalpine. Come se non bastasse su alcune buche vigila una telecamera “volante”, fissata a diversi metri da terra su due cavi.
C’è Tiger !
Folla della grandi occasioni al putting green situato tra la Grande Tribuna e il quartiere generale dei due team. Uno dopo l’altro escono gran parte dei giocatori americani e qualcuno degli europei. Ovviamente quando c’è lui non c’è compagno o avversario che tenga. Lui sta per Tiger Woods, il redivivo. Si muove con centinaia di occhi addosso e ogni tanto anche quelli del capitano Jim Furyk. Due battute al volo e poi ancora via a provare il putter dalla distanza.
La sicurezza uber alles
Avvicinarsi a Le Golf National non è facile. Una volta qua si comprendono a fondo gli avvisi lanciati nei giorni scorsi dall’organizzazione: niente auto, niente code a piedi e significative code ai varchi sicurezza. Considerato che autisti di bus e tassisti rispettano ogni limite di velocità è davvero necessario armarsi di santa pazienza.
Chicco come Rocca, Mickelson come nessuno mai
Dopo i successi 2010 e 2012 “Chicco” Molinari punta al tris di vittorie ed e’ pronto ad eguagliare il record di presenze azzurre di Costantino Rocca. Mentre Phil Mickelson, alla 12esima Ryder, s’appresta a diventare il pro con più apparizioni nella storia della rassegna. Tiger Woods ne ha giocate sette ma vinta una sola.
Rory McIlroy e Tiger Woods
Per Rory McIlroy, uno dei big più attesi del Vecchio Continente, “Woods è solo uno dei 12 giocatori degli Stati Uniti. Sogno questo appuntamento dal 2016, la sconfitta nel Minnesota mi ha caricato”. #sapevatelo
La vigilia e la mondanità
Golf e mondanità alla reggia di Versailles ieri sera: 1.200 invitati hanno preso parte a un galà di alto livello all’Orangerie. L’appuntamento del gala della Ryder Cup è un momento straordinario: secondo i ben informati pare che l’organizzazione metta a disposizione degli atleti una cifra non lontana dai 10.000 dollari da investire nell’abito da sera per la consorte.
Ieri sera hanno dato tutti il meglio di sè per confermarsi nella parte di protagonisti. Anche perché di fronte i professionisti avevano vip, attori, politici e manager di società che hanno investito nell’operazione Ryder Cup.
Signore in lungo, signori in abiti con tagli d’autore: ammiratissimo il completo in velluto marrone di Samuel L. Jackson. Lo sterminato esercito di invitati ha banchettato nel lusso dell’Orangerie grazie a una cena griffata Lenotre. E ricca di un menù che spaziava dall’aragosta con piselli e sorbetto di pomodoro alla cacciagione con i porcini. Il tutto innaffiato da un Mouton Cadet espressamente prodotto ed etichettato Ryder Cup 2018. Fra i presenti, la ex segretario di Stato americana Condoleezza Rice.
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