Ryder Cup 2022, in arrivo 50 nuovi campi da golf in aree degradate

Nuovo progetto di Federgolf in vista della Ryder Cup 2022: martedì verrà presentata in Senato l’iniziativa 50 Ryder Compact Biogolf. Si tratta della realizzazione di “cinquanta strutture golfistiche multifunzionali ad impatto ambientale basso in aree urbane fortemente degradate”, come si legge in una nota della Federazione.

L’iniziativa nasce dalla collaborazione con Istituto per il Credito Sportivo, Legambiente, FederParchi, Fondazione Univerde e Golf Environment Organization (GEO).

Nobili gli obiettivi del progetto

Si punta a promuovere questo sport tramite piccoli impianti propedeutici, a basso costo, da sviluppare in zone urbane di facile accessibilità. L’ideale è un’area non superiore ai 6-7 ettari. Duplice la finalità: lanciare il golf e recuperare aree degradate quali discariche e aree dismesse per renderle usufruibili. Non è previsto lo sviluppo di nuove cubature. Saremo davanti a un golf attento alla conservazione della biodiversità, al consumo di suolo e di risorse idriche. In parallelo sarà capace di promuovere occupazione stabile e recuperare strutture dimenticate. Un progetto simile è stato realizzato con successo in Francia. Oltralpe sono state costruite circa cento piccole strutture low cost (Compact Urban Golf).

Per chi fosse interessato è a disposizione l’Istituto per il Credito Sportivo. L’istituto offre consulenze ai promotori (imprenditori, gestori di campi da golf già esistenti, progettisti, tecnici, aziende del settore, enti pubblici) interessati alla costruzione di campi Biogolf. La collaborazione consiste nella preparazione di un business plan di avviamento e di regime ed un finanziamento ad hoc.

Da segnalare che Federgolf, attraverso il settore Impianti e Ambiente, collabora anche con i Dipartimenti di Scienza Agraria delle Università di Pisa, Padova, Bologna e Torino per portare avanti ricerche scientifiche in chiave golfistica, rafforzando così il legame indissolubile tra golf e ambiente.

I primi nomi

I casi studio in Italia del “50 Ryder Compact BioGolf” sono il Golf Club Livorno e il Torrenova Golf Club di Porto Potenza Picena (Macerata).

A Livorno – fanno sapere da Federgolf – è stata bonificata un’area di dieci ettari distante solo cinquanta metri dal mare. Così facendo si riqualifica il territorio visto che per anni quello era stato un ritrovo abituale di spacciatori. In parallelo la riqualificazione equivale anche a una preziosa opportunità occupazionale. Il Golf Club Livorno ha adottato (per la prima volta in Italia) la filosofia del campo al 100% biologico ed interamente realizzato in macroterma, green compresi. Ne consegue un risparmio idrico del 40%. La posizione, particolarmente vantaggiosa e strategica del campo ha permesso di avvicinare al golf nuovi utenti con 181 tesseramenti.

Il Torrenova Golf Club invece è stato creato su di un’ex area agricola dismessa, circa dieci ettari. La struttura, in fase di completamento, offre un campo pratica ed è in costruzione un percorso a 9 buche. Particolare attenzione verrà riservata ai giocatori diversamente abili con lezioni ad hoc e l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle strutture accessorie.

Chi ci sarà martedì

Diffuso l’elenco dei relatori all’incontro con la stampa di martedì: ci saranno i senatori Giuseppe Marinello (presidente della 13esima Commissione Territorio) e  Mario Morgoni, membro della stessa Commissione. Presenti Matteo Ricci (vice-presidente ANCI), Roberto Pella (vice presidente vicario Anci con delega allo Sport). Quindi Gian Paolo Montali, Paolo Croce (rappresentante G.E.O) e Paolo D’Alessio, commissario straordinario dell’Istituto Credito Sportivo.


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