La storia non attende: l’Augusta Masters cerca l’erede di Danny Willett. La gara delle gare scatta oggi con il Par 3 Contest. Ma c’è molto da sapere su questo Major. Ecco una veloce guida.
A come AUGUSTA MASTERS
La gara delle gare che vale una stagione. La tradizione e la storia del golf in un mix da brivido. Il primo colpo ad Augusta, come quello in Ryder Cup, non si scorda mai.
B come BIGLIETTI
Per assistere all’Augusta Masters non “si compra” il biglietto. Ogni anno i ticket disponibili vengono sorteggiati tra chi ne ha fatto richiesta entro il 31 maggio precedente. Per farlo basta cliccare qua. Discorso a parte i badge di proprietà famigliare: chi li ha li tiene ben stretti e li rinnova di anno in anno. Sono così ambiti che pare entrino nella successione ereditaria in caso di trapasso del titolare.
C come COSTANTINO ROCCA
Costantino Rocca poteva non lasciare il segno al Masters? Certo che no: nel 1997 si piazzò al quinto posto finale, miglior risultato di sempre per un italiano. Da segnalare che il quarto giro quell’anno Costantino lo iniziò partendo nell’ultimo team. Con lui un certo Tiger Woods che vinse e fece la storia.
D come DANNY WILLETT
L’inglese nel 2016 partecipò all’Augusta Masters “solo” perché suo figlio Zachariah venne al mondo con una settimana d’anticipo. E vinse. Da inizio 2017 ad oggi ha perso sei posizioni nella classifica mondiale (da 11° a 17°).
E come EDOARDO MOLINARI
E’ il quarto italiano ad aver giocato l’Augusta Masters. Lo ha fatto quattro volte: la prima da dilettante nel 2006 per aver vinto lo US Amateurs. Storico il suo undicesimo posto finale nel 2011.
F come FIORI
La clubhouse è stata costruita nel 1854 all’interno di una piantagione poi trasformata in vivaio. Per questo le 18 buche hanno tutte il nome di un fiore: 1 Tea Olive, 2 Pink Dogwood, 3 Flowering Peach, 4 Flowering Crab Apple, 5 Magnolia, 6 Juniper, 7 Pampas, 8 Yellow Jasmine, 9 Carolina Cherry, 10 Camellia, 11 White Dogwood, 12 Golden Bell, 13 Azale, 14 Chinese Fir, 15 Firethorn, 16 Redbud, 17 Nandina, 18 Holly.
G come GEORGIA
Diventare soci dell’Augusta National ti cambia la vita. Ma per fartela cambiare guai a far domanda di ammissione. L’ingresso deve essere solo su invito. Anche un certo Bill Gates ha faticato non poco ad entrarvi. Il primo socio di colore è entrato solo nel 1990: la Georgia è lo Stato Usa dove lo schiavismo è stato cancellato per ultimo. Un solo presidente Usa fu socio (Eisenhower). Tra le donne spicca .
H come HENLEY
Russell Henley è stato l’ultimo giocatore a staccare il biglietto per il Masters Tournament 2017. Lo ha fatto vincendo domenica lo Shell Houston. E’ il 94esimo del field.
I come INVITATIONAL
All’Augusta Masters non si accede per diritto. Si viene invitati di anno in anno in base a una serie codificata di criteri: chi ha vinto un’edizione può giocarci a vita mentre i vincitori degli altri major per cinque anni consecutivi. Chi vince The Players vi gioca per tre anni, il campione olimpico in carica vi gioca l’anno seguente alla medaglia d’oro. Un posto anche per i vincitori di “amateur major”. Manassero nel 2010 vi debuttò per aver vinto il British Amateurs.
E ancora: sono invitati i primi dodici qualificati l’anno precedente e i primi cinquanta nel World Ranking al 31 dicembre dell’anno scorso. Va da sé che uno stesso giocatore può rientrare in più di una categoria tra quelle sopra indicate. Jordan Spieth, ad esempio, vi accede come past winner, vincitore di major, piazzato nei primi dodici, vincitore di determinate gare stagionali e per essere nei primi 50 al mondo.
J come GREEN JACKET
Ogni giocatore sogna d’indossarla una volta nella vita. Ogni campione uscente la consegna a fine Masters al suo successore che per un anno potrà sfoggiarla dovunque. Dopo 365 giorni il vincitore dovrà riconsegnarla in clubhouse e potrà rimettersela addosso solo dentro l’Augusta National. E’ un monopetto in lana tropicale, su misura. Costa 250 dollari.
L come LOGO? NO GRAZIE
Gli sponsor mettono il grano ma non sono ammessi loghi: dentro l’Augusta National non si vendono lattine o bottigliette di Coca Cola o Pepsi o birre celebri. Ogni bevanda è servita in una confezione anonima con il logo The Masters. I caddie non indossano le casacche con marchi pubblicitari ma una divisa bianca.
M come MOLINARI Francesco
Il più forte italiano in circolazione. Giocherà il suo Masters numero sei: vi ha preso parte dal 2010 al 2014. Tre volte ha passato il taglio. Miglior piazzamento il 19esimo posto nel 2012.
O come OUTSIDER
Nel 2017 qualcuno scommette sul successo dello spagnolo Jon Rahm, 22 anni e già numero 14 al mondo. Sarà una matricola terribile come Fuzzy Zoeller che nel 1979 vinse da rookie?
P come PAR 3 CONTEST
Il mercoledì prima dell’Augusta Masters i giocatori giocano nove buche par 3 in compagnia di mogli, figlie e amici vari. Una passerella senza assilli di classifica. Chi ha vinto questa gara non ha mai poi vinto il Masters.
Q come QUATTRO MINUTI
Tanto è lo spazio riservato quest’anno agli spot pubblicitari durante ogni singola ora di diretta tv.
R come RORY MCILROY
Il nordirlandese ci proverà anche quest’anno: vincere l’Augusta Masters per completare il grande slam dei Major. Se indossasse lui la green jacket sarebbe il sesto a compiere lo slam. Prima è toccato a Ben Hogan, Jack Nicklaus, Gary Player, Gene Sarazen e Tiger Woods.
S come SEDE
A differenza degli altri tre major, il Masters si gioca sempre e solo in un circolo, l’Augusta National Golf Club. Gli altri si tengono a rotazione in un club diverso.
T come TIGER WOODS
La storia del golf anche quest’anno ha dovuto rinunciare: il fisico non lo supporta più. E’ la terza volta nelle ultime quattro edizioni che getta la spugna. Nonostante tutto lui – primo giocatore di colore a vincere ad Augusta – rimane una parte importantissima di questo sport.
U come UNDICI-DODICI-TREDICI
Sono le buche che compongono il famigerato Amen Corner, un trio che spesso decide le sorti dell’Augusta Masters. Sono un par 4, un 3 e un 5. Il nome risale all’edizione 1958, la prima vinta da Arnold Palmer
V come VINCITA
Il montepremi è di dieci milioni di dollari. Nei major sarà superato dall’US Open (15-18 luglio) con 12 milioni e dal PGA Championship (10-13 agosto) con 10,5 mln di dollari. Sarà più basso (8,45 mln) quello dell’Open Championship (20-23 luglio).
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