Il campo da golf cancellato nel silenzio quasi assoluto: addio a una gemma nell’Appennino

A Sestola, sull’Appennino modenese, un trattore è passato sui green e li ha arati. E con esso un pezzo di storia sportiva locale: di fatto il Monte Cimone Golf Club non esiste più. Nato nell’estate del 2003 all’ombra dell’omonimo monte, quel nove buche era un punto di riferimento unico per gli appassionati di golf.
La struttura era capace di attirare giocatori dalla pianura e di impreziosire il panorama sportivo e turistico della zona. Oggi, quel terreno è solo un campo come tanti, segnando la fine di una storia importante, a quanto pare, nell’indifferenza generale.
Il Monte Cimone Golf Club
Consultando le guide golfistiche si scopre che il Cimone Golf Club si estendeva su una superficie di circa 2.194 metri nella valle tra Sestola e Fanano, circondato da boschi lussureggianti e prati verdi, lontano dal caos cittadino. Era un campo di montagna a nove buche, par 34, con fairway ondulati e green compatti. Tra le sue buche più impegnative la 5, un par 5 di 420 metri. Chi ci ha giocato ne parla come “campo stretto e impegnativo, con pendenze continue che lo rendevano di difficoltà medio-alta”.
Aperto da metà aprile a metà ottobre offriva anche un’area pratica con 10 stazioni coperte, putting green, pitching green con bunker, piccolo pro-shop e bar con terrazza: insomma, un circolo ideale.
A portare a galla la situazione è un articolo de La Gazzetta di Modena di domenica 19 ottobre. Il collega Daniele Montanari raccoglie la testimonianza di Luciano Magnani, cittadino di Sestola e appassionato del territorio. “Mentre percorrevo la strada tra Sestola e Fanano, ho visto un trattore al lavoro sul campo da golf. Credevo fosse un incubo” racconta. “Un campo come il Monte Cimone Golf Club era un vanto per l’Appennino – prosegue l’intervistato -. Era un’attrazione unica per un paese che vive di turismo. Perdere una struttura del genere è un duro colpo non solo per i golfisti, ma per l’intera comunità”.
Un simbolo del golf sull’Appennino modenese
Fino a un paio di anni fa, il circolo contava circa cento iscritti e attirava numerosi appassionati regolari, grazie alla sua posizione. Secondo La Gazzetta di Modena la parabola discendente sarebbe iniziata con il dissesto finanziario della società che lo gestiva, la Sirs spa. Alla crisi è “seguita un’asta e passaggi di proprietà che non hanno mai portato a un vero piano di rilancio”. Nonostante il suo potenziale turistico (vicinissimo al centro di Sestola e immerso in un’area ricca di castelli storici e percorsi outdoor), il campo è svanito nel silenzio.
Magnani, pur non essendo un golfista, si interroga sulle responsabilità di questa chiusura: “So che ci sono stati confronti tra proprietà, gestione e amministrazione comunale, ma cosa è andato storto? Un campo da golf non è solo un impianto sportivo, è un volano per il turismo. Sestola avrebbe potuto sfruttare questa struttura per attrarre nuovi visitatori, magari in combinazione con le attività estive come trekking e mountain bike”.
Secondo Magnani, una soluzione sarebbe stata possibile e lui la spiega nei dettagli. “Con un mutuo di 200mila euro dal Credito Sportivo – rivela al quotidiano modenese – a tassi agevolati per le amministrazioni pubbliche (inferiori al 7%), il Comune avrebbe potuto rilevare il campo. L’affitto pagato dalla gestione avrebbe coperto le rate, senza generare debiti. Tra vent’anni, Sestola si sarebbe ritrovata proprietaria di un campo da golf, un patrimonio per il futuro”.
Il silenzio e le responsabilità della chiusura
A quanto pare l’agonia del Cimone Golf Club è passata sotto silenzio. Nessuna levata di scudi dai golfisti della zona e nemmeno da istituzioni e imprese turistiche. La perdita di questo campo lascia un vuoto non solo per gli amanti del golf ma per tutto l’Appennino, che vede svanire un simbolo della sua identità sportiva e della sua capacità di attrarre turisti. In un’epoca in cui il turismo sportivo, e il golf in particolare, rappresentano un’opportunità di crescita per territori come l’Appennino, la perdita del Monte Cimone Golf Club appare come un passo indietro.
Sestola, conosciuta come la “perla dell’Appenino” potrebbe splendere un po’ meno.